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Fiorentina risorge e vince di goleada (5-1) con l’Udinese (in dieci). Ma la strada è lunga. Kean ritrova la doppietta. Pagelle (Foto)

Gudmundsson festeggia il gol ritrovato contro l’Udinese (foto ACF FIORENTINA)

FIRENZE – La “mission”, che sembrava “impossible”, è finalmente riuscita: alla sedicesima giornata, la Fiorentina è riuscita a vincere. Anche largamente: Udinese battuta 5-1. La panchina di Paolo Vanoli, almeno per ora, è salva. Kean ha segnato il quarto e il quinto gol ma, di fatto, ha schiodato la partita con la sua incursione rapidissima, dopo sette minuti di gioco, costringendo il portiere Okoye a rovinargli addosso con un’uscita disperata. Meritando il rosso e lasciando l’Udinese in dieci. E’ rimasto a terra, Moise, con un dolore alla coscia, ma si è ripreso. E la Fiorentina, quasi magicamente, ha cominciato a dominare, mettendo all’angolo un’incredula Udinese. Con Zaniolo che forse covava la sua personale vendetta, diventato improvvisamente nervoso, tanto da farsi ammonire e quindi sostituire in avvio di ripresa. Così i viola hanno macinato gioco e, finalmente, sono arrivati i gol. A segno Mandragora, Gudmundsson e Ndour nel primo tempo. Doppietta di Kean nella ripresa.

STRADA LUNGA – Intendiamoci, questa vittoria è il flebile risveglio di un ammalato grave, se non addirittura in coma. La strada per uscire dal tunnel e imboccare quella che potrebbe portare a evitare la serie B è ancora lunghissima, come la classifica sta lì a dimostra. Fiorentina sempre ultima con 9 punti, staccata di due lunghezze dal Pisa, penultimo con 11. Gli altri sono più su. Occorre un filotto di vittorie per rivedere la luce. Ma oggi, indipendentemente dal fatto di aver giocato in undici contro dieci (Nils Liedholm sosteneva che con un uomo in meno si rende di più…), la squadra ha mostrato un volto diverso: con forza di volontà e impegno capaci di venir fuori.

VANOLI – Merito della difesa a quattro? In parte sì. Vanoli si è ricreduto e ha cambiato qualcosa. Ma soprattutto ha funzionato la catena di destra, con un Parisi in gran spolvero e un Dodò concreto e non fumoso come nelle ultime partite. Mandragora ha dimostrato di avere il tiro potente, una volta si chiamava “castagna”, capace di sbloccare la partita. Così come Gumundsson: gran gol il suo. Aggiungete Ndor che la mette in rete, di testa, con precisione chirurgica. E Kean che arriva a quattro gol. Ci possiamo chiedere: dov’erano tutti questi “fenomeni” fino a qualche giorno fa? L’augurio è che l’atmosfera natalizia faccia bene alla Fiorentina. Che, se vuole salvarsi, dovrà provare a vincere anche dopo Santo Stefano, sabato 27 dicembre, a Parma. Il panettone l’allenatore l’ha mangiato e, speriamo digerito. Ma arriverà a gustare la schiacciata alla fiorentina, nostrano dolce di Carnevale?

CURVA VUOTA – Il colpo d’occhio del Franchi fa impressione: da una parte, in curva Fiesole, c’è il cantiere. Dall’altra, la Curva Ferrovia è vuota quando le squadre scendono in campo. I tifosi viola hanno deciso di “scioperare” per venti minuti. Quando è arrivato il pullman della squadra sono volati fischi. Lo stesso durante il riscaldamento e alla lettura delle formazioni. Si sentono solo i due-trecento tifosi dell’Udinese nel formaggino. Gridano: “Udinese alè, vogliamo vincere”.

DIFESA A 4 – E via con la cronaca in uno stadio dove si sentono solo i tifosi friulani. Nonostante l’impressione iniziale, in realtà la Fiorentina sembra schierata in modo insolito: con la difesa a quattro. Parisi gioca a destra davanti a Dodo, Ranieri fa il terzino sinistro. Pare una sorta di 4-3-3. Pronti via e l’Udinese parte forte. Pressa anche se De Gea non corre grandi rischi.

OKOYE – Al 7′ la Fiorentina finalmente si fa vedere: Kean lanciato a rete, il portiere dell’Udinese, Okoye, esce a valanga fuori area, travolge l’attaccante viola e tocca la palla con il braccio. Mariani non ha dubbi. Okoye espulso. Punizione dal limite per la Fiorentina. Ma Kean ha preso una brutta botta. Resta a terra ed esce per le cure del caso. Poi rientra.

SAVA – L’Udinese cambia: esce Kabasele ed entra il secondo portiere, Sava. Punizione di Mandragora, la palla tocca la parte alta della traversa! Era indirizzata all’incrocio. Peccato. Ma la Fiorentina ha una partita intera da giocare in superiorità numerica. E Kean sembra ristabilito.

PALO – La Fiorentina insiste: al 18′ cross di Dodo, Mandragora tenta la girata al volo ma il pallone s’impenna e Sava può bloccare. Due minuti dopo Gudmundsson prende il palo: gran giocata di Albert che si accentra e calcia con il destro. Palo pieno!

Mandragora esulta per la rete dell’1-0 (foto ACF FIORENTINA)

MANDRAGORA – Al 21′, finalmente, la Fiorentina va in vantaggio. Punizione dal limite, Parisi serve Mandragora in posizione centrale. Rolando scarica in porta un gran tiro che Sava non riesce a fermare. E’ il quinto gol di Mandragora in campionato. E’ lui il cannoniere della squadra.

TIFOSI E PETARDI – Finisce lo sciopero del tifo: la Curva si popola. Lo scenario ora è diverso: tripudio di bandiere e canti. Ma anche esplosione di petardi. Uno va sulla rete della porta. L’arbitro sospende la partita. Che riprende dopo un paio di minuti con un angolo per l’Udinese. Parisi allontana il pallone di testa.

Moise Kean autore di una doppietta contro l’Udinese (foto ACF FIORENTINA)

COMUZZO – Ci ha preso gusto, Mandragora: al 29′ riceve da Ndour e calcia di nuovo dal limite: palla alta. Alla mezz’ora ci prova Kean ma la conclusione è fuori. Al 33′ scontro fra Comuzzo e Davis lanciato da Zaniolo. Entrambi restano a terra. Soccorsi, si rialzano. Ma il difensore viola riprende a giocare con un turbante protettivo.

GUDMUNDSSON – Al 40′ ammonito Zanoli che entra duro su Ranieri. Poi giallo per lo stesso Ranieri che trattiene Piotrowski. Ora tutto lo stadio spinge la Fiorentina. Il vantaggio di giocare in undici contro dieci è indubbio, ma la squadra viola sembra avere altro passo e altra grinta. E il risultato si vede: al 42′ arriva il raddoppio con un gran gol di Gudmundsson. Che prima si libera al limite e fa partire un sinistro micidiale che va a infilarsi, come un missile, all’incrocio dei pali. Due a zero. Vanoli sospira, prende una bottiglietta d’acqua e beve. Cinque i minuti di recupero.

NDOUR – La Curva grida: “Se anmdiamom in B vi facciano un c… così”. La Fiorentina risponde: prima con un tiro di Fagioli che finisce fuori. Poi trova il terzo gol: scende Dodo’ sulla destra, pallone per Fagioli bravo a disegnare un cross a centro area, dove arriva Ndour che, di testa, mette in rete. Tre a zero alla fine del primo tempo.

DE GEA – In avvio di ripresa, l’Udinese fa due cambi: entrano Kamara e Lovric, fuori Zanoli e Zaniolo. I friulani sono sotto di tre gol, ma attaccano: al 3′ De Gea devia in angolo un destro di Kamara servito da Piotrowski. Al 7′ problema alla caviglia sinistra per Mandragora. Lascia il campo sostituito da Fortini, ma non zoppica mentre si accomoda con gli altri in panchina.

KEAN I – All’11’ la Fiorentina fa poker: il quattro a zero è firmato da Kean, ma protagonista è Parisi che arriva in area da sinistra, fa partire un diagonale che prende il palo alla sinistra di Sava, ma sulla respinta c’è Kean che non deve far altro che appoggiarla in rete. E’ il suo terzo gol in campionato.

SOLET – L’Udinese accorcia con Solet al 21′. Gran tiro da fuori area che s’infila sotto la traversa. Ma non cambia nulla.

KEAN II – Al 24′ Kean firma la cinquina e il suo quarto gol in campionato. Ecco come: palla lunga, Solet interviene male, Moise controlla e calcia forte sul primo palo battendo di nuovo Sava. Al 26′ nuovi cambi Fiorentina: escono Parisi e Kean, entrano Kouame e Piccoli. E al 30′ Gudmundsson va vicino al sesto gol. Il suo tiro a botta sicura da centro area è deviato sulla linea di porta.

TIFOSI – Ormai la partita non più storia. Escono Comuzzo e Fagioli, entrano Viti e Nicolussi Caviglia. Quindi ammonito Nicolussi Caviglia per un fallo a centrocampo. Tre minuti di recupero. Finisce così. Ma la Curva non accetta di abbracciare la squadra. La situazione è quella che è. Intanto passiamo il Natale con la cinquina (che evoca la tombola) e guardiamo a Parma. Altra partita da non fallire.

Tabellino e pagelle

FIORENTINA (4-4-1-1): De Gea 6; Dodo 6.5, Comuzzo 6.5 (36’st Viti sv), Pongracic 6, Ranieri 6; Parisi 7 (25′ st Kouame sv), Mandragora 7 (8’st Fortini 6), Fagioli 6.5, Ndour 6.5; Gudmundsson 7; Kean 7 (25′ st Piccoli sv). Allenatore: Vanoli 6.5

UDINESE (3-5-2): Okoye 4; Kristensen 4.5, Kabasele sv (10′ pt Sava 5), Solet 5.5; Zanoli 5.5 (1’st Kamara 5.5), Pietrowski 5, Karlstrom 5.5, Ekkelenkamp 5 (20′ st Gueye sv.) Bertola 5.5; Zaniolo 6 (1’st Lovric 5.5), Davis 5.5 (20’st Bursa sv) Allenatore: Runjaic 4.5

Arbitro: Mariani di Aprilia 6

Marcatori: 20′ pt Mandragora, 42′ pt Gudmundsson, 5′ st Ndour, 11′ e 23′ st Kean, 21′ st Solet

Spettatori: 18.405. Incasso: 387.945 euro.

Espulsi: Okoye per fallo di mano fuori area.

Ammoniti: Parisi, Ranieri, Nicolussi Caviglia, Zanoli.


Sandro Bennucci

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