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Elicottero precipitato a Badia Tedalda: trovati altri resti, attesa per il test del dna

L’elicottero precipitato in Puglia (Foto ANSA)

AREZZO – I vigili del fuoco continuano le complesse operazioni sul luogo dell’incidente in cui il 9 novembre 2025 sono morti i due amici piloti Fulvio Casini e Mario Paglicci, precipitati con un elicottero Agusta Westland 109 mentre sorvolavano l’Appennino tra Marche e Toscana.

In questi giorni sono stati rinvenuti ulteriori resti nel declivio del’Alpe della Luna, in provincia di Arezzo. La Procura di Arezzo ha affidato alla genetista Ilaria Carboni il compito di verificare se questi ultimi frammenti corrispondano al Dna di Casini, imprenditore immobiliare 67enne di Sinalunga (Siena), che non ha ancora potuto celebrare il funerale. Per Paglicci, 78 anni, noto imprenditore orafo aretino, la cerimonia si è svolta il 5 dicembre. In merito all’incidente aereo le autorità ipotizzano che la nebbia possa aver nascosto un ostacolo naturale, il Poggio dell’Appione nel comune di Badia Tedalda (Arezzo), causando lo schianto dell’elicottero. L’impatto al suolo fu devastante, con esplosione e incendio. I rottami sono stati individuati il giorno successivo dai vigili del fuoco, impegnati in operazioni delicate tra la boscaglia, calandosi anche con il verricello dagli elicotteri per recuperare sia i pezzi del velivolo sia i corpi delle vittime. Gli esami genetici sui primi resti avevano permesso di celebrare il funerale di Paglicci, imprenditore del distretto dei preziosi, ma per la famiglia di Casini l’attesa continua.

Il sostituto procuratore Julia Maggiore attende i risultati dei test per rilasciare eventuale nulla osta. L’inchiesta sulle cause dell’incidente resta aperta e particolarmente complessa. I dispositivi di bordo non hanno fornito dati leggibili e il velivolo non era dotato di scatola nera. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo partecipa alle indagini, e il pubblico ministero nominerà un esperto per approfondire le cause, sebbene l’Agusta Westland fosse efficiente e sottoposto a controlli regolari.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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