Manovra: via libera del Senato. Ora alla Camera. Giorgetti: “Abbiamo ottenuto l’impossibile”. Tutte le novità

L’Aula del Senato ha dato il via libera alla manovra finanziaria, ossia la legge di bilancio 2026 da circa 22 miliardi di euro. L’approvazione, in prima lettura, è arrivata con il voto di fiducia, con 110 favorevoli, 66 contrari e due astenuti. Ora passa alla Camera, che dovrebbe iniziare l’esame domenica 28 dicembre 2025, per chiudere il 30.
E’ stato un sì, quello arrivato dal Senato, al termine di un percorso non privo di inciampi, la Commissione ha cambiato profondamente il testo approvato dal Consiglio dei ministri, con la riduzione dal 35% al 33% del terzo scaglione Irpef per i redditi fino 50mila euro, il rifinanziamento del fondo sanitario, il prelievo dal settore bancario e la nuova pace fiscale in 54 rate. Una manovra, rivendicata dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, come atto guidato dalla prudenza e che dovrebbe portare l’Italia ad uscire dalla procedura di deficit eccessivo già nel 2026, con un anno di anticipo rispetto all’obiettivo concordato con Bruxelles.
Non sono mancati i momenti di forte tensione in maggioranza a Palazzo Madama culminati con lo stop della Lega alle misure sulle pensioni in materia di riscatto della laurea e di finestre pensionistiche, ritirate dal governo. Marcia indietro anche sugli emendamenti di FdI che puntavano a reintrodurre la vendita della cannabis light e ad alzare la soglia del contante a 10mila euro. Stop in extremis pure alla riapertura del condono edilizio del 2003, allo scudo per le imprese con lavoratori sottopagati, all’allentamento dei vincoli sulle “sliding doors” tra authority ed aziende vigilate. Profondamente rivisto il pacchetto per le imprese, oggetto di un emendamento omnibus presentato dal governo.
Particolarmente travagliato anche l’iter della norma sull’oro della Banca d’Italia approvata alla terza formulazione dopo una trattativa con la Banca Centrale Europea. Precisato che appartiene al “Popolo Italiano” (maiuscolo nel testo della norma ndr.). La manovra passa ora “blindata” alla Camera che dovrà approvarla senza modifiche per evitare una terza lettura che rischierebbe di portare all’esercizio provvisorio.
Di seguito le principali modifiche approvato nel corso dell’esame in Senato.
RISERVE AUREE SONO DEL POPOLO – Nel rispetto del Trattato Ue si stabilisce che le riserve auree gestite e detenute dalla banca d’Italia, come iscritte nel bilancio di quest’ultima, appartengono al popolo italiano.
AFFITTI BREVI – La cedolare secca sugli affitti brevi resta al 21% sul primo immobile affittato anche se si utilizzano piattaforme online. Sale al 26% per il secondo immobile. Dal terzo immobile l’affitto diventa diventa attività d’impresa.
STRETTA SU DEDUCIBILITA’ BANCHE – Arrivano 605 milioni in due anni dalla stretta sulla deducibilità fiscale delle perdite accumulate dalle banche. La norma riduce la percentuale di compensazione del maggiore imponibile derivante dalla mancata deduzione per svalutazione crediti con perdite ed ecceddenze ACE dal 45% al 35% nel 2026 e dal 54% al 42% nel 2027. La relazione tecnica prevede un gettito di 305 milioni di euro nel 2026 e 300 in più nel 2027.
IRAP, BANCHE, FRANCHIGIA – Arriva una franchigia di 90mila euro sull’aumento di due punti percentuali dell’Irap per banche ed assicurazioni oltre all’esclusione dalla maggiorazione di Sim, SGR, Sicav e holding industriali. La nuova disposizione riduce il gettito dell’aumento Irap a 962 milioni nel 2026 (-190 milioni) a 1069 milioni nel 2027 (-269 milioni) e a 1058 milioni nel 2028 (-277 milioni).
SOGLIA DETASSAZIONE DIVIDENDI AL 5% – La soglia per accedere al regime di esclusione della tassazione di dividendi derivanti da partecipazioni, inizialmente prevista al 10%, viene ridotta ad una misura non inferiore al 5 per cento o ad un importo non inferiore a 500 mila euro.
FONDO COESIONE – Previsto il versamento al bilancio dello Stato di somme del Fondo per lo sviluppo e la coesione iscritte nel conto residui del Ministero dell’economia per un importo di 1.532 milioni per il 2026 e di 1.000 milioni per il 2027. Arriva anche la riduzione complessiva di 500 milioni di euro del FSC per il triennio 2026-2028.
7 MILIARDI DA PNRR – Disposto il riversamento al bilancio dello Stato di somme giacenti sui conti di tesoreria istituiti per la gestione del PNRR, per 5.943 milioni di euro nel 2026, 1.000 milioni di euro nel 2027 e 159 milioni di euro nel 2028. Questi importi restano acquisiti all’erario.
PENSIONI PRECOCI E LAVORI USURANTI – Arrivano tagli al fondo per l’accesso al pensionamento anticipato dei lavoratori precoci, quelli che hanno almeno 12 mesi di contribuzione prima del compimento del diciannovesimo anno di età. L’autorizzazione di spesa viene ridotta di 20 milioni di euro nel 2027, di 60 milioni nel 2028 e di 90 milioni a decorrere dal 2029. Prevista una ulteriore riduzione di 140 milioni nel 2033 e di 190 milioni dal 2034. Arriva un taglio di 40 milioni a decorrere dal 2033 anche al fondo per il pensionamento anticipato dei lavoratori impegnati in attività usuranti. La dotazione del fondo, attualmente pari a 233 milioni di euro, scende quindi dal 2033 a 193 milioni di euro.
TFR A FONDO ANCHE PER AZIENDE CON 40 DIPENDENTI – L’obbligo di versare il Tfr al fondo complementare scatta dal 2026 anche per le imprese che abbiano superato i 50 dipendenti dopo la loro costituzione. In via transitoria per il biennio 2026-2027 l’obbligo è limitato ai datori di lavoro con un numero di dipendenti non inferiore a 60. Dal 2032 è invece prevista l’estensione dell’obbligo del versamento per le aziende con un numero di dipendenti non inferiore a 40.
STOP CUMULO FONDO PENSIONE ANTICIPATA – Salta la possibilità di cumulare la rendita dei fondi complementari per raggiungere la soglia minima dell’assegno pensionistico accedere alla pensione anticipata di vecchiaia con almeno 20 anni di contributi. La norma consente un risparmio sulla spesa crescente da 12,6 milioni nel 2026 a 130,8 milioni nel 2035.
CONTINUITA’ ADI – Stop alla sospensione di un mese dell’erogazione dell’assegno di inclusione in caso di rinnovo del beneficio ma arriva la riduzione del cinquanta per cento dell’importo della prima mensilità di rinnovo rispetto al beneficio mensile dell’assegno di inclusione spettante.
TASSA DI 2 EURO SU PACCHI SOTTO 150 EURO – Arriva la tassa di 2 euro sui pacchi di valore non superiore a 150 euro provenienti da paesi extra-Ue. La norma, si legge nella relazione tecnica, riguarderà circa 327 milioni di spedizioni e porterà un gettito di 122,5 milioni nel 2026 e 245 milioni a regime dal 2027 in poi.
RITENUTA D’ACCONTO 1% SU FATTURE TRA IMPRESE – Istituita una ritenuta d’acconto per le fatture tra imprese. Per il 2028 la ritenuta viene introdotta con un’aliquota ridotta dello 0,5% che poi sale all’1% dal 2029. Il gettito della misura viene calcolato in 734,5 milioni di euro che poi salgono a 1.469 a decorrere dal 2029 quando l’aliquota sale all’1%.
RADDOPPIA ALIQUOTA TOBIN TAX – Raddoppiano le aliquote dell’imposta sulle transazioni finanziarie, la cosiddetta Tobin Tax. La norma porta la tassazione sul trasferimento di proprietà di azioni e di altri strumenti finanziari partecipativi dallo 0,1% allo 0,2% se la cessione avviene su mercati regolamentati e dallo 0,2 allo 0,4% negli altri casi. Sale dallo 0,02% allo 0,04% l’aliquota sulle negoziazioni ad alta frequenza. Previsto un maggiore gettito di 337,3 milioni a decorrere dal 2026.
SALE AL 12,5% TASSAZIONE PREMI INFORTUNI RC AUTO – Per i contratti RC auto stipulati o rinnovati a decorrere dal 1 gennaio 2026 sale dal 2,5 al 12,5 per cento la tassazione sui premi per infortunio al conducente e dal 10 al 12,5 per cento quella sui premi per assistenza stradale.
AUMENTA ALIQUOTA SU PARTECIPAZIONI – Aumenta l’aliquota dell’imposta sostitutiva per la rideterminazione del costo fiscale delle partecipazioni, dal 18 al 21 per cento.
CREDITO IMPOSTA AGGIUNTIVO PER ZES UNICA – Entra in manovra un contributo aggiuntivo sotto forma di credito d’imposta per gli investimenti realizzati entro il 15 novembre 2025 nella ZES unica Mezzogiorno, riconoscendo per il 2026 un’integrazione pari al 14,6189% dell’importo già richiesto.
FONDO 1,3 MLD PER TRANSIZIONE 4.0 – Viene incrementato di 1,3 miliardi di euro nel 2026 il fondo per Industria 4.0, limitatamente agli investimenti effettuati prima del 31 dicembre 2025. Il limite di spesa passa quindi da 2,2 miliardi di euro a 3,5 miliardi di euro.
ACCONTO ASSICURAZIONI SUL CONTRIBUTO AL SSN – Introdotto un meccanismo di versamento da parte delle assicurazioni di un acconto pari all’85% dell’importo versato nell’anno precedente del contributo al Servizio Sanitario sui premi delle assicurazioni dei veicoli e dei natanti.
PIANO CASA – Arriva una dotazione di 200 milioni di euro per finanziare il piano casa nel biennio 2026-2027.
NIENTE ARRETRATI PER LAVORATORI SOTTOPAGATI – Il datore di lavoro non può essere condannato al pagamento di differenze retributive o contributive per il periodo precedente il deposito del ricorso per violazione dell’articolo 36 della Costituzione se ha applicato “lo standard retributivo previsto dal contratto collettivo”. In caso ci condanna del datore di lavoro per violazione di questo articolo quindi non sono dovuti gli arretrati.
DETASSAZIONE – Per i contratti rinnovati dal 2024 arriva una tassazione agevolata al 5%, sugli incrementi retribuitivi corrisposti dal 1 gennaio 2026. La platea dei beneficiari viene estesa dai redditi fino a 28mila euro e portata a 33mila.
ALZATO TETTO SPESA FARMACEUTICA – Alzato di altri 140 milioni di euro dal 2026 il tetto per la spesa farmaceutica per acquisti diretti (+0,1 punti) dopo l’aumento di 0,2 punti stabilito nel testo base della legge di bilancio. Per coprire l’intervento viene ridotto il Fondo per i farmaci innovativi che quindi a decorrere dal 2026 è ridotto da 1.300 milioni di euro annui a 1.160 milioni di euro annui.
PRODUZIONE ARMI – Per potenziare la produzione di armamenti e sistemi d’arma, il Ministro della difesa individua le attività, le aree, le opere e i progetti infrastrutturali destinati alla realizzazione, all’ampliamento, alla riconversione, alla gestione e allo sviluppo delle capacità industriali della difesa, riconosciuti come strategici per la difesa nazionale.
TAGLIO FONDO CINEMA – Arriva un taglio del Fondo per il cinema e l’audiovisivo di 90 milioni nel 2026 e di 200 milioni a decorrere dal 2027. La dotazione del Fondo passa quindi da 700 a 610 milioni l’anno prossimo e da 700 a 500 milioni a decorrere dal 2027.
TAGLIO ALLA RAI – Prevista una riduzione di 10 milioni di euro per il 2026, delle entrate versate a titolo di canone di abbonamento e destinate alla RAI che “dovrà far fronte con misure di razionalizzazione dei costi di funzionamento e di gestione”.
CONI E SPORT&SALUTE – Arrivano 40 milioni di euro in più per CONI e Sport e Salute. In particolare vengono stanziati 30 milioni annui aggiuntivi a decorrere dal 2026, a Sport e salute Spa, e 10 milioni annui aggiuntivi a decorrere dal 2027, al CONI.
SOGLIA ESENZIONE ISEE PRIMA CASA – La soglia di esenzione ai fini Isee del valore della prima casa viene innalzata a 91.500 euro per tutti a viene ulteriormente aumentata a 200.000 euro per i nuclei familiari residenti nei comuni capoluogo delle città metropolitane. La soglia viene ulteriormente incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo.
FONDO MOROSI INCOLPEVOLI – Incrementato lo stanziamento del fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027.
FUNZIONARI MEF IN CDA SOCIETA’ PARTECIPATE – Introdotta la facoltà di autorizzare i dipendenti del Ministero dell’economia e delle finanze a fare parte degli organi di amministrazione e di controllo di società partecipate, anche indirettamente, dallo Stato.
INTERESSI ROTTAMAZIONE – AL 3% Il tasso di interesse per le rate della nuova rottamazione, la cosidetta quinques, passa dal 4 per cento annuo al 3 per cento annuo.
RIAPRE TERMINE PER DOMANDE FIR – Riapre il termine per accedere al Fondo di Indennizzo dei Risparmiatori in per chi aveva presentato domanda entro il 18 giugno 2020 ma se l’era vista respinta anche parzialmente per carenze documentali e procedurali. Previsto un tetto massimo di spesa per l’erogazione degli indennizzi e per gli oneri di gestione di 80 milioni di euro per il 2026 in termini di competenza.
FONDO LIBRI SCOLASTICI – Arriva un fondo da 20 milioni di euro l’anno da ripartire tra i comuni per l’erogazione di contributi da destinare ai nuclei familiari con ISEE fino a 30.000 euro per contribuire alle spese per l’acquisto di libri scolastici, anche digitali, destinati alla scuola secondaria di secondo grado.
RETTE SCUOLE PARITARIE – Introdotto un contributo fino a 1.500 euro per gli studenti che frequentano una scuola paritaria secondaria di I grado o il primo biennio di una scuola paritaria di II grado, appartenenti a famiglie con reddito ISEE non superiore a euro 30.000. Il contributo è riconosciuto nel limite di spesa di 20 milioni di euro per l’anno 2026.
INIZIATIVE CONTRO VIOLENZA DONNE – Arriva un fondo da ripartire tra i comuni, con una dotazione di 7 milioni di euro annui per il 2026 e il 2027 in favore delle scuole secondarie di primo e secondo grado per incentivare e sostenere in tutto il territorio nazionale attività educative in materia di contrasto della violenza contro le donne.
POLIZZE ASSICURATIVE FORZE ORDINE – Arrivano 40 10 milioni per ciascuno degli anni 2026, 2027, 2028 e 2029, per un totale di 40 milioni di euro, da destinare alla stipula di apposite polizze assicurative per la tutela legale e la copertura delle responsabilità civile verso terzi a favore del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per eventi dannosi non dolosi causati a terzi nello svolgimento del servizio.
CONCORSO WIN FOR ITALIA TEAM – Arriva “Win For Italia Team” un nuovo gioco numerico a totalizzatore nell’ambito di quelli “Win for Life”. Il concorso avrà un montepremi pari al 65% della raccolta e la la quota di prelievo erariale derivante dalla raccolta, “al netto della quota spettante alle regioni a statuto speciale, è riassegnata al capitolo, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per il finanziamento del Comitato Olimpico Nazionale Italiano”.
ENTI LOCALI – Nel corso dell’esame in Commissione è stato approvato un pacchetto di 63 emendamenti sugli enti locali concordato tra maggioranza e opposizione. Tra le misure approvate, un allentamento dei vincoli sull’indebitamento delle province che potranno contrarre mutui non solo per edilizia scolastica e strade. Cade anche il divieto si spesa in relazioni pubbliche, convegni e mostre. Rinviato di tre mesi, al 31 luglio, il termine per l’approvazione tariffa Tari.
Prorogata poi l’autorizzazione a rinegoziare i mutui contratti dagli enti locali. Arriva anche una semplificazione dei rimborsi delle obbligazioni emesse dagli enti locali e la possibilità di iscrizione all’albo dei segretari comunali anche dei borsisti idonei non vincitori del bando 2024. Con un’altra norma approvata viene introdotto uno riscadenzamento da 10 fino a 20 anni dei tempi per la restituzione delle anticipazioni concesse ai comuni in dissesto.
Arriva anche più flessibilità per gli avanzi liberi degli enti locali che potranno essere usati anche per spese correnti ed investimenti oltre che per l’estinzione di prestiti. Un altro emendamento approvato stabilisce che fino a fine 2028 non si applica il blocco dei trasferimenti dovuti agli enti locali in caso di mancata presentazione nei termini di legge dei documenti contabili alla Banca dati delle pubbliche amministrazioni (BDAP) e dei questionari per la determinazione dei fabbisogni standard. Riassegnati poi i residui 2023-24 del Fondo per contenziosi relativi a calamità allo stesso fondo a valere sul 2026. Contestualmente viene abbassata dal 50 al 40 per cento la soglia delle spese per risarcimenti rispetto alla spesa corrente necessaria per accedere al fondo.
Viene prorogata di 12 mesi della possibilità di conferire incarichi ai segretari comunali iscritti nella fascia iniziale di accesso in carriera. Via libera alla proroga anche per il 2025-2026 delle cinque regioni individuate per la determinazione dei fabbisogni sanitari standard nel 2024 e alla proroga di due anni fino al 2027 degli incarichi dei consulenti della cabina di regia della crisi idrica. Quindi regolarizzazione del personale a tempo determinato assunto da almeno tre anni negli Uffici speciali per la ricostruzione di regioni ed enti locali.
