Capodanno 2026: arriva la “bomba Gaza” dopo la “Maradona”. Cambia il mercato nero dei botti

Deflagrante, pericolosissima: arriva la “bomba Gaza” nel mercato nero dei botti in vista del Capodanno 2026. L’ordigno è stato ribattezzato dai produttori clandestini con un richiamo al drammatico conflitto in Medioriente per “pubblicizzare” la potenza distruttiva. Il nuovo botto illegale, rilevano i Carabinieri, è la riproposizione potenziata dei consueti e pericolosi ordigni che ogni anno vengono ribattezzati seguendo la cronaca del momento.
E quel mercato da cui venne la “bomba Maradona”, che raccontò al mondo come una città potesse dare il nome di un campione a una micidiale miscela di polvere esplosiva, ricoperta di carta e dotata di una miccia, arriva la nuova super bomba. Nel caso della “Maradona”, erano 3 chili di polvere nera a caratterizzare un ‘botto’ che ridivenne popolare dopo la morte del Pibe de Oro nel 2020, evolvendosi nella bomba D1Os rivestita di cartoncino azzurro e bianco come i colori della nazionale argentina.
Il mercato che crea questi ordigni ha bisogno ogni anno di una ‘novita” che in realta’ mette in commercio a prezzi con almeno tre cifre delle bombe più o meno con composizione analoga e nomi accattivanti. I carabinieri di Reggio Emilia, stavolta riferiscono la segnalazione di un ordigno illegale ribattezzato “bomba Gaza”, destinato a soppiantare la bomba Sinner, quella trovata l’anno scorso, caratterizzata da un vistoso cartone arancione esterno.
Tra le più recenti la bomba Kvara, dedicata nel 2022 a Khvicha Kvaratskhelia, giocatore giorgiano del Napoli, che segue il filone degli ordigni artigianali dedicati a Careca, Zola, Cavani, Higuain, di quello denominato ‘a capa ‘e Lavezzi, nonchè+ della bomba Scudetto per la vittoria nel campionato di serie A della squadra partenopea, e pure del pallone Messi, in grado di distruggere una stanza.
Ma ci sono state anche la bomba Bin Laden, dopo gli attentati alle Torri Gemelle del 2001; la bomba Covid, ispirata alla pandemia; e un petardo pericoloso, un ‘cobra’, denominato Osihmen che nell’involucro riproduceva la maschera stilizzata indossata dall’attaccante nigeriano.
Per dare una idea della potenza di questi fuochi illegali, basta dire che la bomba Kvara, fatta brillare in una cava, ha aperto un cratere di un metro, e la bomba Scudetto, pure durante una distruzione controllata, ha provocato una frana e sgretolato le pareti della cava. Il mercato illegale dei ‘botti’ ha un giro d’affari difficile da stimare perchè sommerso, ma fonti delle forze dell’ordine indicano si aggiri, solo per Napoli e provincia, intorno ai 30 milioni di euro l’anno.
Come negli anni scorsi, in prossimità delle festività di fine anno i Carabinieri promuovono la campagna di sensibilizzazione: “Usa la testa non rovinarti la festa”, rivolta soprattutto ai giovani per educarli al corretto uso dei fuochi pirotecnici legali e disincentivare l’acquisto dei pericolosissimi fuochi illegali, che spesso provocano vittime fra i giovanissimi.
“La battaglia – precisano dal Comando di Reggio Emilia – potrà essere vinta se si riuscirà a far comprendere, soprattutto ai giovani, che il problema è essenzialmente culturale. In questi casi, quasi sempre gli incidenti sono dovuti a disattenzione e non a fatalità”.
