L’attentato di Boston commuove la Rete. Un runner di Pistoia: “Sono ore che piango” (VIDEO)
FIRENZE – Una festa dello sport trasformata in tragedia. E’ di almeno 2 morti accertati e 22 feriti il bilancio provvisorio fornito dalla polizia di Boston delle duplice esplosione alla linea del traguardo della maratona che si è svolta oggi nella città. Numerosissimi anche i partecipanti all’evento dall’Italia e dalla Toscana.
Il consolato italiano a Boston, in stretto raccordo l’Unità di crisi del ministero degli Esteri, ha attivato tutti i necessari contatti per verificare la presenza e fornire assistenza agli italiani che, se fosse accertato, fossero stati coinvolti nella duplice esplosione che ha colpito la maratona della città.

All’evento sportivo hanno partecipato 227 italiani. Uno di loro, Paolo Rossi, di Pistoia, ha rilasciato una drammatica testimonianza all’Ansa e rilanciata sul web: “Ho sentito un rumore enorme, la festa si è trasformata in terrore e non ho più pensato a finire la gara. Sono ore che piango”.
Intanto sulla Rete corre la solidarietà per il popolo americano e contro quello che ha tutti i connotati per essere considerato un attentato terroristico: “Mettiamo tutti le scarpette da corsa” si ripete su Twitter. E poi ancora: “Infame chi ha trasformato una festa in una tragedia”, “rispondiamo con la pace alla violenza”.
Paul Iannizzotto, il vigile del fuoco di New York che ha guidato la delegazione di pompieri a Firenze dopo l’11 settembre 2001, ha chiesto ai suoi amici su Facebook “un momento di preghiera per chi adesso è a Boston”.
Dopo l’attentato si rafforzano le misure di sicurezza. Anche a Firenze è stata subito rafforzata la sorveglianza del Consolato americano sul lungarno Vespucci e su altri obiettivi sensibili.
Nel discorso alla Nazione pronunciato alle 00,10 ora italiana il presidente Usa Barack Obama ha detto: “Sia chiaro che andremo fino in fondo a questa vicenda per capire chi e perché è avvenuto questo”.
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