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«The Grand Budapest Hotel»: il nuovo film di Wes Anderson

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TRAMA

Il Grand Budapest Hotel, dell’immaginaria città di Zubrowka, era un elegante luogo di villeggiatura negli anni Trenta, ma si ritrova negli anni Ottanta in stato di decadenza. Il ricco proprietario, Mr. Moustafa (F. Murray Abraham), racconta la sua storia a un giovane scrittore (Jude Law), ospite per qualche giorno nella struttura. Mounsier Gustave (Ralph Fiennes) è il concierge dell’hotel durante il periodo del suo massimo splendore. Gioviale, incredibilmente capace, si intrattiene in particolar modo con le donne di una certa età. Una di queste, Madame D. (Tilda Swinton), muore misteriosamente, lasciando in eredità al giovane Gustave un dipinto dall’immenso valore. Il malvagio figlio della donna, Dmitri (Adrien Brody), attraverso innumerevoli atti di efferata violenza, farà in modo di far incarcerare Gustave, accusandolo dell’omicidio della madre. Gustave, con l’aiuto del suo garzoncello, un immigrato di nome Zero (Tony Revolori), dimostrerà la sua innocenza, sventando complotti e incorrendo in ironici avvenimenti, tipici dello stile del regista Wes Anderson, a metà tra il comico e il tragico.

RECENSIONE

Lo scoppio della guerra all’interno del Paese, che fa da sfondo alla vicenda, induce lo spettatore a una riflessione profonda. Esso si immedesima con le problematiche che vive l’immigrato Zero, vittima, insieme a Gustave, di soprusi e violenze ogni volta sia necessario passare la frontiera: un luogo che contiene in sé l’ambiguità di una promessa di libertà, per un immigrato che fugge dal suo Paese, ma anche prigionia e morte, come troppo spesso è avvenuto, a causa della guerra, per migliaia di persone nel corso della storia dell’Europa.

Un omaggio di Anderson allo scrittore austriaco alle cui opere questo film è ispirato, Stefan Zweig, noto tra gli anni Venti e Trenta, che, convinto pacifista, fu vittima della censura nazista: nel 1933 si vide bruciare ogni singola opera dalla polizia del Terzo Reich.

Ennesimo capolavoro di Anderson; incredibile nuovo viaggio di questo regista tanto visionario quanto capace di mostrare la crudezza di una realtà che poco ha a che fare con il pacifismo, ma del quale avrebbe profondamente bisogno.

SCHEDA – THE GRAND BUDAPEST HOTEL

LINGUA ORIGINALE: Inglese
PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d’America
DATA USCITA IN ITALIA: 10 aprile 2014
GENERE: Commedia; Drammatico
ANNO: 2014
REGIA: Wes Anderson
SCENEGGIATURA: Wes Anderson
ATTORI: Ralph Fiennes, Tony Revolori, Saoirse Ronan, Bill Murray, Edward Norton, F. Murray Abraham, Jude Law, Willem Dafoe, Owen Wilson, Adrien Brody:
FOTOGRAFIA: Robert Yeoman
MONTAGGIO: Barney Pilling
MUSICHE: Alexandre Desplat
PRODUZIONE: American Empirical Pictures, Indian Paintbrush, Scott Rudin Productions, Studio Babelsberg
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
DURATA: 100 min.

Cinema, The Grand Budapest Hotel, Wes Anderson


Chiara Magliacane

redazione@firenzepost.it

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