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Fiorentina poco Brillante. La Roma ne approfitta: 2-0. Le Pagelle

Errori fatali alla Fiorentina nel debutto in campionato
Errori fatali alla Fiorentina nel debutto in campionato. Nella foto un duello fra Totti e Alonso

ROMA –  Una clamorosa ingenuità  di Brillante, un appoggio sbagliato all’indietro quasi a metà del primo tempo, regala il primo gol alla Roma. E condanna la Fiorentina alla sconfitta nella partita d’esordio del campionato 2014-2015. Perchè il secondo gol, quello di Gervinho nel recupero, è in qualche modo figlio del generoso vantaggio offerto ai giallorossi. Certo, c’è stata differenza fra le due squadre, soprattutto nella prima fase. Ma le partite, come sapete bene voi che leggete queste note, sono fatte di episodi. E se Brillante non avesse fatto pagare alla squadra la sua inesperienza in match ad altissimo livello, chissà che piega avrebbe potuto prendere l’incontro. I giallorossi, portati a innervosirsi quando le cose non girano per il verso che piace a loro, si sarebbero potuti disunire. E invece è stata la Fiorentina, da quel momento in poi, a prestare il fianco alle sfuriate romaniste. La musica è cambiata nel secondo tempo. La Roma ha visto, come dicono qui, i sorci verdi per lunghissimi minuti, dopo l’uscita dal campo di Totti e Iturbe. Ma ai viola è mancato il piede felice. E quando Ilicic (che a Roma doveva farsi perdonare il clamoroso errore nella finale di Coppa Italia contro il Napoli) ha indirizzato il pallone proprio all’incrocio dei pali, è stato De Sanctis a metterci una pezza. E a salvare il risultato.

MONTELLA – Morale? Fiorentina troppo timida a metà campo. E anche davanti. Per fortuna è rimasto Cuadrado, che già dalla prossima partita potrà dare quella spinta in più che è mancata. E che invece la Roma ha avuto grazie a Iturbe (comunque contrastato non malissimo da Alonso) e Gervinho. Montella? Ora gli butteranno la croce addosso per essersi fidato troppo di Brillante, preferito in avvio al più solido Aquilani.  Così come sarà rimproverato, l’allenatore, per aver puntato su Babacar invece che su Bernardeschi. L’auspicio? Che torni presto, prima di un mese, Pepito Rossi. Con lui e Cuadrado dovrebbe essere tutt’altra Fiorentina. Così come servirebbe un altro rinforzo a metà campo. Ma le piste che portavano a Fernando e Stambouli si sono dissolte. Vediamo se Pradè e Macìa riusciranno a fare un piccolo miracolo in extremis. La Roma? Buona, ma troppo fumosa. Davanti anche Garcia ha sbagliato tenendo fuori Destro. E’ vero che Totti mostra sempre buoni numeri, ma è lento. E forse manca una punta vera. In ogni caso, fatemi dire che sono fatti di Garcia. I problemi maggiori, ora, li ha la Fiorentina. Che parte in salita. Anzi, resta al palo. Dovrà vincere nelle prossime settimane, dopo la sosta azzurra, per riscattare questo brutto avvio.

SORPRESA – In tribuna c’è Antonio Conte, neo ct azzurro. Ci si chiede per vedere chi. A parte De rossi e Totti, in campo sono tutti stranieri … Le  sorprese arrivano all’annuncio delle formazioni. Fra i viola non c’è un altro italiano: Aquilani non sta benissimo.  Montella dà fiducia a Joshua Brillante,  il giovane centrocampista che viene dall’Australia e che ha fatto  benino in precampionato. Davanti Babacar al fianco di Gomez. Scontata, invece, la presenza indietro di Alonso: riuscì a cavarsela contro Cristiano Ronaldo, nella  vittoriosa amichevole di Varsavia con Real, decisa proprio da un suo gol.  Questa volta deve vedersela con lo sgusciante Iturbe. La Roma cerca di partire con il turbo. Ma Alonso è implacabile su Iturbe. La Fiorentina chiude i varchi a metà campo. E quando Cole, che ha lasciato la Premier League per cercare gloria in Italia, prova ad andar via sulla sinistra, arriva Tomovic a bloccarlo. Due tiri da lontano, ma completamente fuori (prima De Rossi, poi Vargas) segnano il primo quarto d’ora.  Garcia, rendendosi conto della difficoltà di Iturbe con Alonso, lo manda a sinistra, spostando Gervinho a destra.  La Fiorentina è pressata ma tiene bene. Totti smista qualche buon pallone, ma gli manca la freschezza d’un tempo. Forse non è un caso che abbia voluto vicini giocatori rapidissimi come Gervinho, Nainggolan e, ora, anche Iturbe.

FRITTATA – Azione ficcante della Roma (23’) Savic mette giù Iturbe.  Che resta a terra e si dispera. Nasce un parapiglia. Dal quale vengono fuori tre ammonizioni: Savic, Gonzalo e … Totti che protesta: “Che c’entro io?”. In realtà aveva partecipato all’accenno di rissa. La punizione di Iturbe vola altissima.  I viola sono pressati, ma si destreggiano bene. Non butttano mai via il pallone, cercano sempre l’appoggio al compagno più vicino, anche indietro. Andrebbe bene così se non arrivasse  la frittata. Del più inesperto rispetto a un partitone all’Olimpico: Brillante (28’) sbaglia clamorosamente un appoggio e offre un grande assist involontario per  Nainggolan che serve Gervinho: tiro violento e paratona di Neto. Ma Nainggolan è lì, raccoglie la respinta del portiere viola e mette dentro. L’Olimpico esplode, ma l’errore viola è stata catastrofico. E proprio Brillante paga il suo improvvido intervento lasciando il campo poco dopo: Montella (35’) manda dentro Ilicic. Va dietro alle punte, mentre Borja Valero arretra a metà campo.

NETO – Nella ripresa, la Fiorentina si fa viva (2’)  con una conclusione da fuori area di Borja Valero. Troppo centrale e prevedibile.  Poi la Roma riprende la danza.  Pjanic reclama un rigore assai improbabile. Quindi Gervinho imperversa. Al 12’ fa tutto da solo, vorrebbe superare tutti i difensori viola, ma viene fermato. Resta deluso. Tuttavia, la Fiorentina non si scuote. E appena 2’ dopo rischia su un grande spunto di Pjanic che serve Gervinho solo sulla destra, entra in area ma Neto esce, chiude lo specchio della porta, e respinge. Inaspettatamente, la Fiorentina sfiora il pareggio. Al 14’ Ilicic indivina una bellissima punizione all’angolo alto a sinistra di D Sanctis che, incredibilmente, ci arriva e devia. Cento secondi, più o meno sgli sviluppi della stessa azione,  è Babacar ad avere la palla buona: De Sanctis para ancora. La partita di Babacar finisce qui.  Montella lo sostituisce con Joaquin nel tentativo di dare più peso ed esperienza all’attacco.  Poi fuori anche Vargas per Aquilani. Mentre Totti, assai scarico, lascia il posto a Florenzi, la Fiorentina trova coraggio e prova a spingere. Garcia si accorge delle difficoltà a toglie Iturbe, anche lui provato, per l’ex di turno: Adem Ljajic.  Il tentativo?  Far arretrare la Fiorentina.  Chi ci resta male è Mattia Destro, che lunedì si sposa. Era sicuro di giocare. Deve rimandare il debutto in campionato, consolandosi con i fiori d’arancio.

ILICIC – I viola ora premono. Ilicic sparacchia fuori, male, un paio di palloni che potevano essere meglio sfruttati. Montella sprona la Fiorentina, intravede la possibilità di pareggiare. Garcia si arrabbia perché la Roma appare piegata sulle gambe. De Sanctis (42’) deve uscire alla disperata su Ilicic. In pieno recupero Neto deve fare un altro miracolo per evitare il raddoppio. Ma i viola ci provano ancora. Senza fortuna. E su un rovesciamento di fronte arriva la seconda frittata: Gervinho può partire in contropiede e va segno. Due a zero. Troppo onore per la Roma.  Assai pesante, questo risultato, per la Fiorentina.

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Fiorentina, Roma, serie a


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze Post Scrivi al Direttore

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