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Firenze: la sinistra di Civati, Tsipras, Vendola e Bertinotti domani 16 novembre a Sant’Apollonia. E’ l’anti-Leopolda

Pippo Civati
Pippo Civati

FIRENZE – Un ex convento farà da contraltare a un’ex stazione. E Firenze si conferma ormai crocevia della politica italiana ed europea del centrosinistra. Dopo la convention di Matteo Renzi all’ex stazione Leopolda, domenica 16 e lunedì 17 novembre all’auditorium dell’ex complesso monastico di Sant’Apollonia (via San Gallo 25) si terrà un meeting dei movimenti sociali e della sinistra radicale europea, promosso dalla rete di gruppi «transform! italia», movimento che fa parte del consiglio internazionale del world social forum.

Fra i protagonisti attesi, Alexis Tsipras, leader della sinistra greca, e Pippo Civati, antagonista di Renzi nel Pd. Tema di discussione? «L’agenda neoliberista e le socialdemocrazie europee». Di fatto una sorta di stati generali della sinistra di cui saranno presenti i principali protagonisti: da Civati, appunto, a Nichi Vendola, e da Paolo Ferrero a Fausto Bertinotti, Sergio Cofferati e Antonio Ingroia. Oltre ad alcuni giornalisti «firme», come Curzio Maltese e Norma Rangeri.

Prevista anche la partecipazione di alcuni lavoratori che sono stati licenziati o stanno per esserlo: gli operai delle acciaierie Ast di Terni e della Twr di Livorno, nonché esponenti dei principali partiti della sinistra europea, da Syriza a Podemos. La manifestazione sarà trasmessa in diretta streaming sul sito di Transform!.

Alla vigilia del voto in Parlamento sul Jobs Act e sulla legge di Stabilità, il meeting della sinistra acquista un sapore di sfida. È atteso da molti l’intervento di Pippo Civati. Già sodale di Renzi alla prima Leopolda del 2010, Civati è sognato da molti avversari del renzismo come il futuro leader di uno schieramento che rimetta in piedi le truppe in rotta della sinistra italiana. Tentando l’impresa che, in questo momento, le starebbe più a cuore: riappropriarsi del Pd.

Sul fronte regionale un’altra sfida «è possibile», per dirla con lo slogan civatiano. Interferire su quella che appare una vicenda politicamente chiusa: la ricandidatura automatica senza primarie nel Pd per Enrico Rossi alla guida della Toscana. Un progetto varato la scorsa estate da Matteo Renzi e pochi giorni fa dal segretario regionale del partito, Dario Parrini, ma avversato apertamente dalla componente dei civatiani, che da tempo chiede un cambio della guardia a Palazzo Sacrati Strozzi. La questione sarà definitivamente decisa dal voto dell’assemblea del Pd toscano il 12 e 13 dicembre.

 

enrico rossi, matteo renzi, pippo civati


Domenico Coviello

Giornalista

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