Skip to main content
Secondo l’ufficio studi di Tecnocasa l’importo medio di mutuo è di 109.500 euro

Finanza, mutui: i tassi di riferimento (euribor, eurirs) mai così in basso

Secondo l’ufficio studi di Tecnocasa l’importo medio di mutuo è di 109.500 euro
mutuo casa

ROMA – Buone notizie per chi ha acceso o deve accendere un mutuo. L’Euribor, il tasso interbancario di riferimento per stabilire il livello del mutuo a tasso variabile, è calato ancora. Quello a 1 mese è addirittura (seppur di qualche millesimo) sceso sotto zero. L’Euribor a 3 mesi (che pure interessa molti mutuatari che hanno stipulato o sono direzionati verso un prestito ipotecario a tasso variabile) è praticamente a zero.

L’EURIBOR – L’euribor (acronimo che sta per euro inter bank offered rate) è il riferimento che indica il tasso di interesse medio delle transazioni fra le banche europee. Si tratta cioè del costo pagato dagli istituti per il denaro preso a prestito per operazioni a termine (acquisto o vendita di titoli) effettuate sul mercato interbancario con scadenza una, due e tre settimane e da uno a dodicei mesi. Costituisce l’indicatore del costo del denaro usato come riferimento per i mutui a tasso variabile.

I MUTUI – L’euribor rappresenta un dato che può incidere notevolmente sulle tasche dei cittadini che hanno un mutuo a tasso variabile perché l’interesse sulla rata è calcolato sul valore dell’euribor, maggiorato dal tasso bancario (lo spread, da non confondere con quello relativo ai titoli di Stato). Poiché lo spread resta generalmente fisso, la rata oscilla in funzione delle variazione dell’euribor. Che nell’autunno/inverno del 2008 salì oltre il 4%, provocando conseguenze disastrose per i mutuatari che, visti i costi balzati alle stelle, fecero ricorso al più rassicurante tasso fisso.

FISSO – Anche gli Eurirs (gli indici che interessano al momento della stipula i mutui a tasso fisso) sono ai minimi storici, complice lo sprofondamento dei tassi del Bund tedesco a cui, seppur indirettamente, sono collegati. L’Eurirs a 20 anni (che interessa chi stipula un mutuo a 20 anni) è sceso all’1,12%, il 24 anni all’1,19% e il 30 anni all’1,23 per cento. Mai così in basso

Ma la corsa al ribasso potrebbe nascondere qualche sorpresa, capace di limare la diminuzione delle rate del mutuo. Dipende dal contratto sottoscritto con la banca. In alcuni di essi esistono clausole protettive nelle quali si dice che il passaggio al valore negativo non è calcolato. Dunque viene posto un tetto, sotto il quale l’istituto di credito non è disposto scendere. Consigliamo quindi di rivolgersi all’Istituto bancario di riferimento per chiedere spiegazioni e prendere visione di quanto concordato. Non dovrebbero essere molti i contratti con queste clausole perché fino a poco tempo fa era impensabile un euribor negativo. Ma comunque è bene non fidarsi e controllare insieme al responsabile della banca, facendosi spiegare bene tutte le condizioni, soprattutto quelle scritte in caratteri minuscoli.

euribor, mutui, tassi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741