Prato, tre rapinatori armati arrestati appena dopo il colpo
PRATO – Tre banditi avevano appena rapinato un commerciante di preziosi all’interno del garage di un palazzo, legandolo insieme ad dipendente e fuggendo con un bottino di oltre 30.000 euro. La polizia li ha bloccati e arrestati pochi minuti dopo, ancora con le pistole cariche in mano.
È successo ieri sera 20 marzo poco dopo le 20 in viale della Repubblica a Prato. I banditi, vestiti di scuro, stavano uscendo di corsa dal parcheggio. Uno di loro aveva una borsa a tracolla mentre un altro un grosso pacco tra le braccia. Ma proprio in quel momento c’erano lì davanti uomini della Squadra Mobile di Firenze, che si erano fermati ad un bar dopo un incontro operativo con colleghi di un’altra città per altre indagini, prima di rientrare a Firenze.
La scena, che aveva tutta l’apparenza di una «fuga», non è sfuggita all’attenzione dei poliziotti fiorentini, in particolare del commissario capo Domenico Balsamo e il sostituto commissario Fortunato Romeo, della sezione Antirapina della squadra mobile. In pochi attimi il gruppo dei rapinatori si è separato: due soggetti hanno raggiunto un’autovettura parcheggiata mentre il terzo uomo è salito a bordo di uno scooter.
Questione di secondi. L’uomo in fuga sulla moto è stato afferrato al volo. Poliziotto e bandito sono finiti a terra ma prima di essere immobilizzato al fuggitivo è scivolata a terra una pistola semiautomatica pronta a far fuoco con tanto di colpo in canna. Gli altri due sono stati bloccati poco più in là dagli altri poliziotti: uno aveva ancora in mano una “calibro 9” semiautomatica mentre l’altro ha tentato invano di disfarsi, gettandolo dietro una siepe, di un “revolver 357 magnum”. Tutte le due pistole avevano la matricola abrasa.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti le vittime, appena scese di macchina, sarebbero state avvicinate da tre uomini travisati con passamontagna che, pistole alla mano, li avrebbero minacciati di morte facendosi consegnare oltre 30 orologi di marca (con ricambi e accessori) decine di anelli, bracciali, pietre preziose e oltre 8000 euro in contanti.
In manette sono finiti tre pratesi, uno di 28 anni e due di 39, già noti alle forze dell’ordine. Si tratta di Antonio Leto, pratese, cantante conosciuto col nome d’arte Tony Amato, Davide Romano, di origini palermitane e Giampaolo Fiore anche lui pratese. Sono attualmente nel carcere di Prato a disposizione del magistrato.
Oltre al reato di rapina pluriaggravata in concorso gli arrestati dovranno rispondere della ricettazione del ciclomotore provento furto utilizzato per la fuga (da accertamenti risultato rubato una decina di giorni prima nel capoluogo toscano) e del possesso delle pistole, due delle quali con matricola abrasa.
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