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Fiorentina, Milinkovic non firma: rottura clamorosa

Sergej Milinkovic-Savic
Sergej Milinkovic-Savic

FIRENZE – E’ saltato a un passo dalla firma l’accordo tra Sergej Milinkovic-Savic, il giovane talento serbo del club belga del Genk, e la Fiorentina. Ad annunciare la fumata nera è stato oggi 25 luglio il direttore sportivo viola Daniele Pradè.

INFURIATO – «Il presupposto è semplicissimo – ha scandito Pradè -, noi non dobbiamo né convincere né pregare nessuno per venire alla Fiorentina, tantomeno un ragazzo di vent’anni che dovrebbe venire qui con il fuoco dentro. Abbiamo trovato un accordo economico con il Genk e con il giocatore, ma lui vuole ancora prendere tempo per delle problematiche familiari o perché ha qualche altra squadra dietro. A questo punto, per noi, le nostre strade si dividono. Finisce qui, non possiamo stare dietro a una situazione un mese. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo. Chi viene qui deve avere la voglia di far parte della Fiorentina».

LAZIO – Si riapre quindi la possibilità che il giocatore possa approdare la Lazio, la squadra acerrima rivale dei viola in questa trattativa per strappare al club belga il gioiellino della nazionale serba. Sergej Milinkovic-Savic aveva già dato il suo assenso per il trasferimento nella capitale, ma aveva sottovalutato il Genk, che si stava accordando con la Fiorentina.

FACEBOOK – Tanto per non lasciare adito a molti dubbi Milinkovic aveva scritto ieri sera, 24 luglio, sul suo profilo Facebook: «I’m going to Lazio». Poi si è convinto lo stesso a venire a Firenze per trattare, ma evidentemente la testa era da un’altra parte.

Il ds viola Daniele Pradè
Il ds viola Daniele Pradè

PERETOLA  Così, il 20enne serbo prima dell’ora di pranzo di oggi è atterrato a Peretola, dove c’era pronta una macchina del club viola che lo ha condotto in sede per la firma sul contratto.

QUADRIENNALE  Milinkovic avrebbe dovuto legarsi, secondo le previsioni, alla società dei Della Valle fino al 2019, andando a guadagnare poco meno di un milione di euro all’anno. Decisiva era stata fino a quel punto la mediazione di Paulo Sousa che, dagli Stati Uniti, ha chiamato il padre del giocatore di cui era stato compagno di squadra nell’Espanol, nel suo ultimo anno da giocatore.

GENK  Ma ancora più decisivo era apparso il viaggio in Belgio di questa settimana del direttore generale viola Rogg. La Lazio aveva  infatti offerto al Genk 8,5 milioni più 1,5 di bonus, e aveva soprattutto il gradimento di Milinkovic. L’accordo col club belga, però, non era stato raggiunto. La Fiorentina si è inserita e lo aveva trovato, garantendo una percentuale cospicua sui ricavi derivanti da una eventuale cessione futura del giocatore. Poi l’inattesa frizione in sede, oggi, e quindi la rottura con il serbo.

CENTROCAMPO – Adesso cambiano le carte in tavola: senza l’innesto di Milinkovic (giocatore di quantità ma anche con ottime doti tecniche) e con soltanto quello di Mario Suarez, il centrocampo viola non è completo come avrebbe potuto essere. E resta il cartello lavori in corso per la difesa e l’attacco, anche perché Mario Gomez è davvero a un passo dal trasferimento in Turchia, al Besiktas. La trattativa dovrebbe chiudersi nei primi giorni della prossima settimana.

RIENTRO – In giornata la comitiva viola rientrerà dalla tournée americana (una sconfitta con il Psg, una vittoria ai rigori contro il Benfica, ma buoni segnali di crescita) e poi avrà qualche giorno di riposo. La ripresa degli allenamenti è fissata per martedì 28 luglio al centro sportivo.

Fiorentina, Milinkovic, Pradè


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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