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Fiorentina, Mario Suarez: «Dall’Atletico Madrid in viola per nuove sfide». E’ fatta anche per Astori

Mario Suarez con la maglia numero 18
Mario Suarez con la maglia numero 18

FIRENZE. Sguardo furbo, sorriso intelligente, risposta pronta. Mario Suarez in sala stampa ci sa fare, il suo passato dice che il concetto vale anche per il campo. I tifosi viola non vedono l’ora di vederlo all’opera, anche al netto di sorpresa finalmente i dirigenti viola hanno messo a segno anche un altro colpo.

ASTORI. Si tratta di Davide Astori. Dopo che la trattativa con il Napoli era saltata per la questione dei diritti d’immagine del giocatore, il Cagliari ha trovato un’intesa di massima coi viola per un prestito con obbligo di riscatto. Costo totale dell’operazione attorno ai 6 milioni di euro, l’ex Roma firmerà per quattro anni in viola. Sarà di fatto il sostituto di Savic, finito all’Atletico Madrdi.

SUAREZ. E proprio all’interno dell’affare riguardante il difensore montenegrino, a Firenze è arrivato Suarez che oggi è stato presentato alla stampa: indosserà la maglia numero 18, che in passato fu di Riccardo Montolivo. Lo spagnolo resta di sicuro il colpo più importante di un mercato fin qui avaro per i tifosi gigliati.

SFIDE. «Sono a Firenze perché avevo voglia di altre sfide dopo aver vinto tutto in Spagna con l’Atletico Madrid. L’interessamento dell’Inter? E’ il passato, come lo è Simeone. Ora io sono a Firenze, contento, e penso solo a fare bene con la mia nuova squadra» ha risposto Suarez riferendosi alla corte serrata ma infruttuosa di Mancini e alle tante esclusioni patite negli ultimi tempi col tecnico dell’Atletico -.

BORJA VALERO. All’origine della decisione di Suarez, anche l’intercessione di Borja Valero, suo connazionale al pari di Joaquin ed Alonso, che l’ex Atletico ammette siano stati fondamentali per il suo ambientamento a Firenze. «Borja Valero mi ha parlato bene della città e della società, sono sicuro che tutti insieme raggiungeremo obiettivi importanti’».

SPAGNA. Fra questi anche il possibile ritorno in Nazionale nella stagione che sfocerà negli Europei e in previsione della sfida con l’Italia in programma fra un anno valida per le qualificazioni ai Mondiali 2018: «Per prima cosa lavorerò per conquistare un posto da titolare nella Fiorentina. Mi piace comunque l’idea di sfidare un domani l’Italia, una squadra che mi è sempre piaciuta ma la Spagna è più forte di tutti».

SERIE A. Lo spagnolo prevede forte concorrenza in A: «Per molti anni il campionato italiano è stato il migliore poi è cresciuta la Liga – dice Suarez -. Ultimamente però sta tornando ad alti livelli, ci sono almeno 6-7 squadre che puntano all’Europa, io sono qui per dare il mio contributo».

ROSSI. Magari con l’apporto di Pepito Rossi che lui aveva già affrontato quando l’attaccante vestiva la maglia del Villareal e il cui rientro è considerato dai tifosi viola un fondamentale acquisto: «Rossi è un vero fenomeno. Lo vedo lavorare duramente ogni giorno e so che si sta sentendo sempre meglio. Lo aspettiamo per l’inizio del campionato» ha concluso Suarez  strizzando l’occhio ai cronisti, con la promessa di imparare al più presto l’italiano.

Astori, Fiorentina, Mario Suarez


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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