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Eurobarometro: l’immigrazione è al vertice delle preoccupazioni degli europei

Commissione europea
Commissione europea

BRUXELLES – Per gli europei l’immigrazione è il problema top a cui l’Ue deve far fronte, secondo un sondaggio di Eurobarometro, superando ampiamente anche le preoccupazioni per i temi economici.

IMMIGRAZIONE – Per il 38% degli europei (14% in più rispetto all’indagine dell’autunno 2014) l’immigrazione è la prima preoccupazione della lista: la più citata in 20 Stati, con picchi a Malta (65%) e Germania (55%). Anche in Italia è al top 43%. Seguono situazione economica (27%; -6%); disoccupazione (24%; -5%) e finanze pubbliche dei Paesi (23%; -2%). Il 73% degli europei dice di essere a favore di una politica comune sull’immigrazione. Il 51% vede con favore l’immigrazione da altri Stati membri, mentre il 56% si dice contrario a quella da Paesi Terzi. Il tema dell’immigrazione è citato da almeno metà della popolazione a Malta (65%), in Germania (55%), Estonia (54%) e Danimarca (50%). Portogallo (16%) e Grecia (27%) sono i due soli Paesi nei quali l’immigrazione viene menzionata tra i tre problemi principali a cui l’Ue deve far fronte.

ECONOMIA – La situazione economica si attesta al secondo posto a livello Ue. E’ citata dal 27% degli europei ed è il problema principale in tre Paesi (contro i 13 della precedente indagine dell’autunno 2014): a Cipro (47%), in Grecia (40%) e in Spagna (37%). In Italia è al 29%.

DISOCCUPAZIONE – Evocata da circa un quarto delle persone intervistate (24%), la disoccupazione è al top in 19 Stati membri. E’ citata da oltre due terzi delle persone intervistate in Spagna (74%) e a Cipro (69%). E’ la prima questione anche per gli italiani (51%).

FINANZE – Lo stato delle finanze pubbliche degli Stati membri è in quarta posizione al livello europeo (23%) e costituisce la prima preoccupazione in Finlandia (39%) e Portogallo (37%). In Italia è al 15%.

TERRORISMO – La quinta principale preoccupazione per gli europei è il terrorismo (17%), che viene citato soprattutto dai romeni (28%). In Italia 19%.

Intanto in Ungheria alzano reti per frenare l’ingresso di migranti, a Calais la polizia inglese blocca gli accessi nel tunnel e il premier inglese Cameron annuncia che verranno utilizzati anche i cani per scoraggiare i migranti, in Francia la frontiera di Ventimiglia è praticamente bloccata, in Tunisia si alza un muro alla frontiera con la Libia. Solo l’Italia – grazie al Vaticano e alla sinistra – continua la politica dell’accoglienza indiscriminata senza se e senza ma.

 

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