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Immigrazione, Merkel e Hollande bacchettano Grecia, Italia e Ue: facciano di più. E Renzi sta zitto

Hollande e Merkel
Hollande e Merkel

BERLINO – Preoccupati dalle difficoltà incontrate per far fronte al crescente fenomeno dell’immigrazione e dalle tensioni sociali che si registrano anche in Francia e Germania, Angela Merkel e François Hollande si sono incontrati a Berlino per discutere del problema. E non hanno trovato di meglio che bacchettare Grecia, Italia e Commissione Ue: invitandole a fare di più.

HOLLANDE – “Ci sono stati momenti in cui ci siamo trovati in situazioni straordinarie e questa è una situazione strardinaria”. Lo ha detto il presidente Francese François Hollande a Berlino, a margine del bilaterale con Angela Merkel. E ha proseguito “i ministri dell’Interno di Francia e Germania prepareranno un documento comune per fare in modo che con i partner in Europa si possano prendere altre misure sul fronte del fenomeno dei profughi”.

MERKEL – Dal canto suo la cancelliera tedesca chiede che vengano aperti al più presto centri di registrazione in Italia e Grecia: “Abbiamo stabilito con i capi di governo che ci siano centri di registrazione nei Paesi particolarmente colpiti dai primi arrivi, come Grecia e Italia. Questo deve succedere velocemente, entro quest’anno, non possiamo accettare ritardi”. Sul tema concorda anche Hollande: “È indispensabile che questi centri vengano realizzati – ha aggiunto – per registrare chi arriva sulle nostre coste, e che qui si prendano le necessarie decisioni su quelli che hanno diritto e quelli che non possono essere accettati”.

COMMISSIONE UE – La Merkel inoltre ha invitato la Commissione Ue a far rispettare le condizioni previste dal diritto di asilo: “Germania e Francia si aspettano che tutte le condizioni vengano rispettate: registrazione, standard minimi per i centri di accoglienza e standard minimi per gli approvvigionamenti sanitari – ha detto -. Chiediamo alla Commissione europea di agire in modo che laddove questi non vengano rispettati ciò finalmente accada”

VERTICE – In proposito Merkel ha sottolineato che Francia e Germania «intendono preparare un vertice (a Malta a novembre, ndr) in cui si possa parlare di accordi di rimpatrio con i Paesi d’origine e degli sforzi per dare una vita più dignitosa ai profughi». Secondo la cancelliera «ci sarà un ordine del giorno importante in questo senso ed è necessario che si facciano tutti gli sforzi necessari».

RENZI – Francia e Germania s’incontrano, discutono, decidono, ma il peso dell’organizzazione dell’accoglienza e degli arrivi in massa dei profughi viene scaricato sempre sugli altri stati, in particolare Grecia e Italia, i paesi costieri dove sbarcano i disperati. Ma nessuno dei due paesi può fare più di quanto sta facendo: pena il sorgere di gravi conflitti sociali, come sta avvenendo in Grecia, in Macedonia e anche in Italia. Dove gli immigrati accolti a Milano hanno bloccato la città protestando per il trattamento (comunque “dorato”) loro riservato e per le lungaggini nel rilascio dei documenti richiesti. Se si va avanti così, l’Europa è destinata a essere teatro di scontri epocali, occorre intervenire per bloccare i flussi di migranti dall’Africa, nonostante gli inviti alla fratellanza e alla solidarietà avanzate della Chiesa: si deve ccomprendere che accoglienza e solidarietà non possono essere infinite e che Italia e Grecia non possono farsi carico dei migranti da un intero continente. Questo è compito del premier, Matteo Renzi, farlo capire ai colleghi Merkel e Hollande. Il problema? Non lo invitano nemmeno quando s’incontrano…

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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