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Renzi alla Leopolda, da qui ha lanciato le sfide alla segreteria Pd e alla premiership del Paese

Firenze: la Leopolda come festa dell’orgoglio di Matteo Renzi. Aprirà la Boschi. Zitti deputati, senatori e ministri del Pd

Renzi alla Leopolda
Renzi alla Leopolda

ROMA – Si annunciano malumori, ma anche momenti di “gloria”. Le tappe della Leopolda sono quelle che hanno fatto la fortuna di Matteo Renzi. Il programma è pronto: non parleranno deputati e senatori.  Ma neanche i ministri. Per questo non pochi parlamentari non hanno gradito. La Leopolda potrà anche essere vista come una festa dell’orgoglio renziano, dopo lo scorso week end in cui su ogni banchetto c’era la bandiera del Pd, ma serve soprattutto – riferiscono fonti dem – a riattivare la base, a creare i presupposti per un cambio di classe dirigente, a mettere la parola fine a capicorrenti e signori delle tessere e ad aprire il partito a forze nuove.

La kermesse si dipanerà in tre giorni: il primo sarà dedicato al passato e si ripercorreranno, tra l’altro, le tappe delle vecchie edizioni; nella giornata di sabato sarà focalizzata l’attenzione sul presente, sui provvedimenti varati dal governo. L’ultimo giorno, invece, – nelle intenzioni degli organizzatori – è per il domani, per il Paese che verrà.   Renzi sara’ presente per l’intero evento e ad aprire la manifestazione dovrebbe essere il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi. Dal premier dovrebbe arrivare – riferiscono fonti parlamentari – una sorta di chiamata alle armi in vista dei prossimi appuntamenti, non solo quello delle amministrative, ma anche, e soprattutto, del referendum. E  un’anticipazione del programma del 2016, in primis con la continuazione della riduzione della pressione fiscale.

Per il momento e’ confermata la presenza di Samantha Cristoforetti, delle tenniste Pennetta e Vinci, della nuotatrice Federica Pellegrini. Il logo sarà un mappamondo stilizzato con il sole e la luna. Quest’anno ai primi 300 che si registranno per la Leopolda verrà offerta la possibilità di entrare gratis in uno dei musei aperti a Firenze nella serata di sabato. I renziani intanto mettono a tacere eventuali malumori da parte di chi voleva essere chiamato a parlare sul palco. “La Leopolda – dice per esempio Andrea Marcucci – è sempre stata un laboratorio di politica democratica, non un evento di partito”. “Nessuna polemica con la minoranza, il Pd è un partito plurale”, osserva Merlo riferendosi alla kermesse che si terrà a Roma, promossa da Cuperlo e Speranza

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Ernesto Giusti


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