Firenze, spari contro l’auto di Andrea Bacci imprenditore amico di Renzi: due arresti nella notte. L’accusa: estorsione
FIRENZE - L'operazione è scattata durante la notte: due persone sono state arrestate per gli atti intimidatori nei confronti dell'imprenditore fiorentino Andrea Bacci. Il 23 e il 24 gennaio scorsi diversi colpi di
pistola erano stati sparati contro l'automobile di Bacci e l'immobile della sua ditta AB Florence a Scandicci (Firenze). Nella serata di ieri militari del gruppo investigativo criminalità organizzata (Gico) della
Guardia di Finanza di Firenze hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze, Anna D. Liguori, su richiesta
della locale Procura della Repubblica diretta dal procuratore capo Giuseppe Creazzo, nei confronti di due persone, per le ipotesi di reato di concorso in estorsione continuata.
Durante la notte i militari del Gico hanno eseguito diverse perquisizioni. Andrea Bacci, patron della Lucchese Calcio, è stato recentemente indagato per la bancarotta della Coam Costruzioni di Rignano sull'Arno (Firenze).
Bacci è un imprenditore amico dell'ex premier, Matteo Renzi. Dopo le intimidazioni di cui è stato vittima a fine gennaio, per l'imprenditore è scattato il programma ditutela da parte delle forze dell'ordine, disposto dal
comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Alesso Giuffrida. E' stata disposta da allora una maggiore vigilanza per i luoghi abitualmente frequentati da Bacci, compresa l'abitazione
e la ditta di pelletteria alle porte di Firenze. Lunedì 23 gennaio, in pieno giorno, ignoti esplosero tre colpi di pistola c Lontro la ditta Ab Florence, due dei quali hanno raggiunto i vetri della Mercedes dell'imprenditore
parcheggiata nel piazzale. Nella notte tra lunedì 23 e martedì 24 gennaio vennero sparati altri sei colpi di pistola contro l'insegna della ditta.
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Andrea Bacci, Gico Guardia di Finanza, imprenditore