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Vaccini Toscana: a meno di 73.000 operatori sanitari somministrate 234.000 dosi. Denuncia della Lega

 EPA/TOMS KALNINS 

FIRENZE – Una situazione che necessita di chiarimento perché o si sbaglia il Consigliere interrogante sui numeri effettivi o la Regione deve spiegare questa denunciata ulteriore presunta irregolarità nelle vaccinazioni.

Il consigliere comunale della Lega a Prato, Marco Curcio, ha presentato un esposto per capire come sia possibile che siano state somministrate 234mila dosi di vaccino al personale socio-sanitario se gli operatori di tutta la Toscana, secondo dati Istat, sono meno di 73mila. «Serve fare luce su una questione che riguarda oltre 80mila dosi di vaccino – sottolinea Curcio in una nota – che non si sa perché sono andate ad alcuni cittadini e non invece a persone veramente fragili, come ad esempio agli over-80 per i quali la Toscana arranca nelle ultime posizioni in Italia. Se anche si trattasse di personale amministrativo, quindi non a contatto con i pazienti, si tratterebbe di assumersi la responsabilità di questa scelta che non ha messo i più fragili davanti a tutti».

Per Curcio, «non si tratta di accusare qualcuno in particolare, ma nessuno meglio del presidente della Regione, Eugenio Giani, potrebbe dare una risposta ai cittadini toscani che stanno ancora aspettando». L’esponente leghista sottolinea che «le persone anziane, o i fragilissimi, o i malati che stanno ancora aspettando, hanno diritto di sapere non solo quando sarà il loro turno, ma anche perché qualcuno gli sarebbe passato avanti, e perché questo sarebbe stato consentito da una scelta politica della Regione».

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Ezzelino da Montepulico


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