Pubblici dipendenti: al Sud sono meno che al Nord. Lazio e Lombardia in testa
Smentita la vulgata che i dipendenti pubblici sono troppi, nullafacenti e concentrati soprattutto al Sud. Negli ultimi anni, grazie al blocco delle assunzioni e del turnover il numero di dipendenti pubblici per ogni 100 abitanti e’ diminuito.
Nel 2011, la media italiana era di 4,8 dipendenti ogni 100 cittadini. Due anni dopo si e’ scesi di poco, arrivando a una media di 4,7. Dai dati sul censimento permanente delle istituzioni pubbliche, diffusi dall’Istat, pero’, giungono informazioni in contrasto con le convinzioni della maggioranza dell’opinione pubblica. A cominciare dalla convinzione che il Sud e’ il principale catalizzatore della maggior parte delle risorse statali. Il Sud risulta essere anzi sotto la media nazionale, con 4,5 dipendenti pubblici ogni 100 abitanti. Questo dato scende ancora per Puglia e Campania (4,2 dipendenti per 100 abitanti).
La differenza di organico, proporzionalmente, risulta lampante quando si parla di Valle D’Aosta (8,6), Trentino Alto-Adige (8,1) e Bolzano (8,6), aree del Paese che attualmente dispongono di piu’ dipendenti della pubblica amministrazione.
La regione italiana con l’indice piu’ basso invece e’ la Lombardia, dove troviamo solo 3,8 dipendenti ogni 100 abitanti. La macro area con la media piu’ elevata (5,3) e’ invece quella delle Isole. Seguono il Nord-Est e il Centro, entrambe con una media di 5 dipendenti. In termini assoluti, invece, sono il Lazio e la Lombardia ad avere il maggior numero di lavoratori pubblici, collocandosi ben oltre i 300.000 dipendenti. Le unita’ locali registrano un calo rispetto al 2001, piu’ marcato nel Nord-ovest (-6,9%), nel Nord-est (-4,7%) e al Centro (-3,2%), mentre nel Sud e nelle Isole risultano invariate. Invece, i dipendenti crescono nelle ripartizioni del Nord-est (+3,1%) e del Nord-ovest (+1,2%) e diminuiscono al Centro (-1,2%), nel Sud (-0,7%) e nelle Isole (-4,2%). I non dipendenti aumentano in tutte le ripartizioni, in misura maggiore al Centro (+77,4%), nel Nord-est (+61,9%) e nel Nord-ovest (+59,0%).
