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Firenze pronta per i mondiali di ciclismo

Come chi è favorevole allo smaltimento dei rifiuti, purché lontano da casa sua. Stessa cosa. Non sono mancati i fiorentini che ieri si sono trovati bloccati dal traffico, con strade chiuse e autobus deviati o addirittura soppressi. E le critiche non si sono fatte mancare. Anche sui social network.

C’era il Gran Fondo, la corsa ciclistica da oltre 2000 partecipanti, una gara importante, anche perché considerata la prova generale dei campionati del mondo che si svolgeranno a settembre in Toscana con arrivo proprio a Firenze. Un serpentone transitato sotto la cupola del Brunelleschi per poi puntare sul Chianti e tornare indietro su Fiesole. Il sole quasi primaverile ha completato il quadro.

Ma, tra un clacson e un altro, la domanda che ieri andava per la maggiore era: “Cosa è successo?”. Pochi sapevano della corsa. Colpa della disinformazione, secondo i più. Ma chi organizza una manifestazione del genere, cosa dovrebbe fare se non pubblicizzare l’evento e darne notizia a giornali, radiotelevisione, informazione on-line? Si vorrebbe forse che qualcuno mandasse una lettera a casa di ogni cittadino o che passassero auto con altoparlanti, come nel caso di calamità naturali?

Magari chi si lamenta della disinformazione sono proprio coloro che stentano a comprare un quotidiano, preferendo gustare gratuitamente la copia arricciolata del bancone del bar o sbirciando furtivamente quella del passeggero accanto sul treno o in autobus. L’informazione on-line? Bella e per lo più gratuita, ma abbondante. C’è da perdersi. E così si esce di casa ignari di correre il rischio di trovarsi bloccati nel traffico senza sapere chi ringraziare. Prendendosela però – in cuor proprio – con polizia municipale, forze dell’ordine, centinaia di volontari impegnati da ore a tentare di far quadrare il difficile cerchio di far svolgere in sicurezza la manifestazione limitando al massimo i disagi per la gente.

Ieri in ballo non c’era solo una, pur impegnativa e importante, gara ciclistica come tante altre. C’era un vero e proprio test in vista dei mondiali di ciclismo. O si preferisce vederli in televisione (magari mentre si svolgono all’estero, portando ricchezza altrove) piuttosto che non poter lasciare la macchina sotto casa per un breve periodo?

La città ha comunque, nel suo complesso, risposto bene. Molti gli spettatori lungo il tracciato. “Vorrei ringraziare gli organizzatori – ha detto a FirenzePost il vice sindaco Dario Nardella – che hanno fatto un lavoro straordinario e i fiorentini per la collaborazione che hanno avuto, perché molte strade sono rimaste chiuse. C’è stato – come prevedibile – chi ha avuto disagi per aver incrociato la competizione sportiva. Ci scusiamo con loro ma siamo certi della loro comprensione”.

“Sapevamo bene che il sabato é un giorno impegnativo – prosegue Nardella – ma eravamo altrettanto certi che Firenze e i Fiorentini avessero maturato esperienza anche sotto questo profilo. Ospitiamo ogni anno a novembre la Firenze Marathon e mi auguro che anche il Gran Fondo diventi un appuntamento fisso per la nostra città”.

In tempi di crisi manifestazioni come queste rilanciano settori fermi. “Gli alberghi del centro cittadino – dice il vicesindaco con delega allo sport – hanno registrato il tutto esaurito. I duemila partecipanti sono arrivati da tutta Italia, con gli accompagnatori e le loro famiglie. Un evento sportivo quindi che ha anche una ricaduta sia in termini di immagine turistica di Firenze. Un evento importante che era giusto fosse fatto anche in città”.


Sandro Addario

Giornalista

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