Caso Sofia, l’appello di mamma Caterina: “Vogliamo scuotere le coscienze”

FIRENZE – C’è l’urgenza di ‘regolamentare le cure’. Questo, in sintesi, il messaggio lanciato oggi – durante la raccolta firme organizzata a livello nazionale – da Caterina Ceccuti, mamma della piccola Sofia, la bambina toscana affetta da una grave malattia degenerativa e conosciuta ormai dai media nazionali per la battaglia a favore delle cellule staminali.
La petizione è nata online su iniziativa dei genitori della piccola che, supportati da centinaia di persone, hanno dato vita alla mobilitazione. Ampio il coinvolgimento registrato da parte dei cittadini, che non hanno voluto far mancare il loro sostegno a Sofia e a tutti i malati che necessitano di cure immediate di questo tipo. Al progetto ha preso parte, a Firenze, anche il ct della Nazionale Cesare Prandelli che stamani si è recato in piazza della Repubblica per sottoscrivere l’appello.
”Obiettivo della raccolta di firme è sensibilizzazione i parlamentari che in questo momento si stanno occupando di cure compassionevoli. Speriamo proprio di scuotere le coscienze facendo vedere quanto la popolazione senta l’urgenza di una regolamentazione delle cure compassionevoli a livello nazionale”, ha sottolineato Caterina. Oltre che a Firenze, banchetti per la raccolta di firme sono stati allestiti, come già accennato, in diverse città italiane. ”L’idea – ha spiegato la mamma della bambina – era anche quella di trovare tutti i sostenitori della piccola Sofia e di tutti i bambini come lei per scambiarci un abbraccio fisico, ci sentiamo tutti i giorni anche attraverso i social network e volevamo incontrarci”.
L’impegno, insomma, è grande e la voglia di vincere questa campagna è tanta. ”Quando ti dicono ‘il tuo bambino muore, non c’è niente da fare – ha raccontato ancora Caterina -, come genitore diventi una belva, è una cosa normale, reagisci ed è quello che stanno facendo tutti i genitori che hanno bisogno di cure compassionevoli per i loro bambini, anche quelli che purtroppo non hanno avuto la fortuna di essere sulla ribalta mediatica. Per questo noi ci sentiamo anche un po’ responsabili nei loro confronti. Siamo qui in piazza anche per dare voce – ha concluso – a loro”.
La raccolta firme in alcune realtà proseguirà anche domani. Qui è possibile conoscere nel dettaglio le piazze che aderiscono alla petizione e decidere di sottoscrivere l’appello.
