A Volterra il titolo di città

Volterra è diventata ufficialmente città. “Siate orgogliosi di essere Città, non conta il numero dei residenti, ma ciò che questi esprimono e le bellezze artistiche che rappresentano: cercate di mantenere l’onore del titolo, una responsabilità nei confronti della Toscana, di Pisa e dei volterrani tutti”. Con queste parole il prefetto di Pisa Francesco Tagliente ha consegnato ieri al sindaco Marco Buselli l’onorificenza concessa dal Presidente della Repubblica, nel corso di una cerimonia tra sbandieratori, balestrieri e cittadini, orgogliosi del riconoscimento. Nella sala del Maggior Consiglio di Palazzo dei Priori erano presenti il Vescovo Alberto Silvani, moltissimi sindaci dei comuni dell’area, i vertici territoriali delle Forze di Polizia e tutte le altre Istituzioni, realtà culturali, produttive e artistiche cittadine.
“Il titolo è un riconoscimento per tutta la comunità di Volterra – ha detto il prefetto – che ha saputo realizzare condizioni di benessere sociale ed economico con il proprio operoso lavoro, frutto anche del patrimonio di conoscenze, acquisito nei secoli, che ne fa, tra l’altro, la città dell’alabastro”.
Un premio anche per “il percorso di rinascita culturale e civile intrapreso dai suoi abitanti e dagli amministratori, caratterizzato dalla forte volontà di riscoprire le proprie origini e la propria identità storica, con l’organizzazione di iniziative volte ad attirare numerosi turisti, valorizzando le caratteristiche monumentali e la memoria storica della città”.
Per Tagliente “l’onorificenza concessa deve costituire anche un ulteriore stimolo per Volterra chiamata, oggi più di prima, a contribuire al progresso economico e sociale del paese, e per i suoi cittadini, ai quali spetta alimentare il sentimento e il senso di appartenenza alla comunità, nella consapevolezza che ciascuno ha il dovere di dare il proprio contributo. Il riconoscimento dedicato ai volterrani rappresenta, quindi, l’inizio di un percorso importante e difficile, e non già un punto di arrivo”.
“Il titolo – ha concluso il prefetto di Pisa – non è legato ad un mero valore simbolico, ma, piuttosto, ad una forte e ben caratterizzata identità storico culturale. Al di là della corona d’oro che verrà apposta sul gonfalone, al di sopra dello stemma della Città, la comunità volterrana dovrà dimostrare, a partire da oggi, un maggiore impegno ed uno sforzo ulteriore, necessari al perseguimento dei valori costituzionali di solidarietà politica, economica e sociale, preordinati al progresso non solo materiale ma anche spirituale del paese”.
