Omicidio di Ilaria Leone, si cercano i complici

LIVORNO – La Procura di Livorno continua ad indagare e non esclude che possano esserci complici nell’omicidio di Ilaria Leone. Uccisa la sera del 1° maggio e fatta ritrovare sotto un olivo a Castagneto Carducci.
Il procuratore De Leo ha chiarito che ci vorrà ancora qualche giorno per i risultati delle analisi del Ris. De Leo ha spiegato che i complici potrebbero aver non solo favorito l’omicidio, ma aver partecipato attivamente. Per il momento la salma resta sotto sequestro: è necessario fare ulteriori accertamenti tecnici sul corpo. Slitta quindi i funerale. In carcere resta il senegalese 34enne Ablaye Ndoye, spacciatore e presunto killer, in queste ore per lui interrogatorio di garanzia.

L’autopsia ha stabilito che Ilaria non è morta per strangolamento, ma è stata soffocata dal suo stesso sangue fuoriuscito dalle profonde ferite al setto nasale. Sarebbe stata pestata brutalmente in un luogo e, forse, successivamente trascinata ancora in vita nel punto in cui è stata trovata. La giovane sarebbe stata oggetto di una tentata violenza prima di essere uccisa.
A carico del senegalese arrestato il cellulare della vittima trovato nello zaino dell’extracomunitario, la denuncia fatta da un connazionale secondo cui Ablaye Ndoye gli avrebbe chiesto di cancellare la memoria del telefonino di Ilaria.

Gli amici di Ilaria hanno aperto una pagina in suo ricordo su Facebook per raccogliere pensieri e testimonianze di chi l’ha conosciuta o di chi ha seguito la sua vicenda.
