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Finanza sequestra mezzo milione di bigiotteria cancerogena

La bigiotteria tossica sequestrata dalla Guardia di Finanza di Prato
La bigiotteria tossica sequestrata dalla Guardia di Finanza di Prato

PRATO – Dannosi per la salute dei potenziali acquirenti: la Guardia di Finanza di Prato ha sequestrato mezzo milione di articoli di bigiotteria, ventiquattro gli imprenditori cinesi denunciati.

Bigiotteria tossica destinata al mercato dei giovani. 500.000 articoli, tra orecchini, fermagli, braccialetti, anelli contenenti percentuali di Nickel e Cadmio molto superiori alla soglia consentita, e pertanto nocivi alla salute dei consumatori. Bigiotteria che le Fiamme Gialle hanno sequestrato nel corso di un’operazione, denominata «Skull 2», condotta in questi giorni nel Centro-Nord Italia tra Prato, Roma e Milano.

Il colonnello Gino Reolon, comandante provinciale delle Fiamme gialle, ha spiegato che negli articoli di bigiotteria c’erano evidenti tracce di cadmio, un metallo cancerogeno. Il cadmio, ha spiegato il professor Massimo Gola, docente di dermatologia e allergologia all’Università di Firenze, è un tossico cancerogeno che provoca danni a reni, fegato e polmoni. Il nichel è il più noto allergizzante presente in natura. Entrambi i metalli venivano usati perché meno cari rispetto ad altre leghe, a scapito della salute dei consumatori.

La conferenza stampa delle Fiamme Gialle pratesi con il Col. Gino Reolon
La conferenza stampa delle Fiamme Gialle pratesi con il Col. Gino Reolon

L’operazione è arrivata al termine delle indagini iniziate un anno fa e già nel luglio scorso avevano portato al sequestro di 130 mila articoli commerciali in vendita in 6 negozi di un centro commerciale al Macrolotto pratese e alla denuncia di 12 cittadini orientali per contraffazione e frode aggravata dal rischio per la salute dei cittadini.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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