Firenze, dal degrado nasce una banca
Recuperato un pezzo di Firenze, finora chiuso e vinto dal degrado. Uno dei tanti «buchi neri» della città che viene ora occupato da una banca. Per di più davanti alla cupola del Duomo. Qualcosa di diverso dal classico fast food che subentra al celebre negozio che ha fatto la storia cittadina.
È il caso di «ChiantiBanca» che da ieri sera ha aperto una nuova agenzia nei locali dove un tempo c’erano uffici dell’Ataf poi dismessi. In piazza del Duomo angolo con via dello Studio. Ad inaugurare la struttura ieri sera il cardinale arcivescovo Giuseppe Betori ed il prefetto di Firenze Luigi Varratta. Moltissimi gli invitati che prima hanno assistito ad un concerto nel Battistero dei Solisti della Florence Symphonietta diretti da Giovanni Mancini.
«È la nostra ottava filiale a Firenze – dice Stefano Mecocci vice presidente vicario di ChiantiBanca e presidente dell’omonima fondazione – dove siamo partiti nel 1998 con quella di via Antonio del Pollaiolo e via via nei vari quartieri cittadini. Ora siamo in piazza del Duomo, il salotto buono della città, che diventa così il nostro fiore all’occhiello. Ma non ci fermeremo qui. A settembre apriremo a Fiesole e presso il nuovo centro Rogers a Scandicci. Continuiamo a riposizionarci sul mercato con strutture più moderne e più funzionali».
La filiale di piazza Duomo, realizzata dall’architetto Renzo Manetti, sarà diretta da Chiara Bellucci. Non è uno sportello bancario classico, con bancone e cassieri, ma un nuovo modello dove il cliente può operare anche attraverso le nuove tecnologie della banca on-line, assistito a richiesta dal personale della banca. Ogni area dell’agenzia ha una sua funzione, dai servizi di consulenza per la clientela privata a quelli per le imprese, in uno stile di design «che ricorda una piazza del Chianti con i tavolini ad ogni angolo», come ricorda Francesco Papini di Crea International di Milano, che ha realizzato gli interni.
