Battisti condannato in Brasile
L’ex terrorista Cesare Battisti rischia l’estradizione dal Brasile. Il Supremo tribunale di giustizia di quel paese ha respinto il suo ricorso per la revisione di una condanna per uso di falsi timbri sul passaporto. E la legislazione brasiliana prevede l’espulsione per chi falsifica documenti per ottenere l’ingresso o la permanenza nel Paese. Il caso passa ora nelle mani del ministro della Giustizia, José Eduardo Cardozo. Il Supremo tribunale di giustizia non ha avuto dubbi: Battisti, reo confesso, ha falsificato i timbri del documento.
Riassumo brevemente la vicenda di Cesare Battisti con le parole di Armando Spataro, il pm di Milano che sostenne l’accusa nei processi contro il terrorista:«Battisti non è un estremista perseguitato in Italia per le sue idee politiche, ma un criminale comune che commetteva rapine per motivi di lucro personale e che si è politicizzato in carcere».È stato condannato all’ergastolo per molti gravi reati, tra cui anche quattro omicidi: in due di essi (omicidio del maresciallo Antonio Santoro, Udine, 6 giugno 1978; omicidio del poliziotto Andrea Campagna, Milano 19 aprile 1979), egli sparò materialmente alle vittime; in un terzo (Lino Sabbadin, macellaio, ucciso a Mestre il 16 febbraio 1979) svolse il ruolo di «palo» in aiuto dei killer; per il quarto (Pierluigi Torregiani, Milano 16 febbraio 1979) partecipò alla decisione ed organizzazione del fatto.
Condannato e incarcerato, fu fatto evadere dai suoi compagni di lotta e si trasferì nell’accogliente Francia, dove imperava la «dottrina Mitterrand», che ha offerto comodo rifugio oltralpe a molti terroristi rossi. Dal 1981 l’attiva solidarietà della sinistra radical chic in Francia, complice anche l’allora première dame, Carla Bruni, ha permesso il suo trasferimento in Brasile. Successivamente le decisioni del Presidente Lula e dei suoi accoliti – nonostante le richieste delle nostre autorità diplomatiche e gli interventi del presidente Napolitano – hanno negato l’estradizione di un pluriomicida condannato a tre ergastoli dalla magistratura italiana.
Battisti rischia ora l’espulsione, riferisce la stampa brasiliana. Speriamo che questa volta l’ex terrorista, ma non ex assassino, sia riconsegnato alle nostre autorità e estradato in Italia, dove dovrebbe scontare la pena inflittagli. Sarebbe un atto di giustizia, anche nei confronti dei parenti delle sue vittime.