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Giangrande, tutti in campo per il carabiniere ferito

Il carabiniere ferito Francesco Negri con le stampelle e alla sua destra il tenente colonnello Ciro Trentin con Martina Giangrande
Il carabiniere ferito Francesco Negri con le stampelle e alla sua destra il colonnello Trentin con Martina Giangrande

FIRENZE – Il brigadiere Giuseppe Giangrande non era in campo ma per tutti era come se stesse giocando anche lui la partita di pallone. Èfinita 1-1 quella tra i colleghi del 6° Battaglione Carabinieri Toscana da un lato e i consiglieri comunali del Football Club di Palazzo Vecchio dall’altro. Si sono affrontati ieri sera 27 giugno presso la Floriagafir in viale Malta a Firenze. Le reti sono state segnate dell’appuntato Carmelo Zaffiro nel 1° tempo ed il pareggio del consigliere del Quartiere 4 Matteo Fanelli nella ripresa.

Un match di solidarietà verso il brigadiere Giuseppe Giangrande ed il carabiniere scelto Francesco Negri, rimasti feriti nella sparatoria del 28 aprile davanti a Palazzo Chigi a Roma mentre il neo governo Letta stava giurando al Quirinale davanti al Capo dello Stato. A loro è stata conferita una medaglia d’oro al valor civile.

Un momento della partita di ieri
Un momento della partita di ieri

Ieri sera ai piedi della tribuna c’era il carabiniere Negri, che nella sparatoria è rimasto colpito alla gamba sinistra. Si regge su due stampelle che non lo lasceranno prima di diversi mesi ancora, ma ha uno sguardo sereno e soprattutto è contento di essere in mezzo ai colleghi. «È una delle prime volte che esco da casa – racconta a chi gli é vicino – ma non potevo mancare a questo appuntamento». Per la convalescenza ci vorranno dai quattro ai sei mesi. A fine anno insomma se tutto va bene. Li passerà a casa sua a Porto Santo Stefano, tra riposo e fisioterapia.

Vicino a lui, tra gli altri, c’è Martina Giangrande, la giovane figlia del brigadiere che abita a Prato. È stato il ferito più grave, con un colpo di pistola al midollo cervicale. Per qualche giorno per lui si è temuto il peggio poi lentamente si è ripreso. È ancora in ospedale: «Parla, si nutre e muove le braccia – dice Martina – ma è fermo nel suo letto. Per lui la ripresa sarà molto lunga, ma non bisogna mai perdere la speranza. Questa partita di pallone gli farà sentire ancora di più la vicinanza dei colleghi». E intanto dal suo letto il brigadiere sta giocando una partita molto più impegnativa, una battaglia che da militare sa che deve combattere con tutte le sue forze, per sé e per chi gli vuole bene.

Tra gli spettatori dell’amichevole del Campo di Marte anche il comandante del 6° Battaglione Carabinieri Toscana tenente colonnello Ciro Trentin, che mentre fa il tifo per la sua squadra non perde di vista un momento i due ospiti più importanti. Sono venuti a portare la loro solidarietà anche i colleghi del 8° Reparto Mobile della Polizia di Stato, con il loro dirigente Nicola Regna.


Sandro Addario

Giornalista

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