Il Tribunale di Firenze anticipa il decreto del Fare
FIRENZE – Gli ultimi progetti del Tribunale di Firenze costituiscono un esperimento pilota a livello nazionale, presi a modello e inseriti nel decreto del Fare in fase di conversione in legge proprio in queste settimane. Si tratta dell’Ufficio del processo che, con l’affiancamento di tirocinanti e stagisti, rende più produttivo il lavoro dei giudici e meccanismi di medazione testati nell’ambito del progetto Nausicaa.
I progetti, insieme ai progressi del processo civile telematico, sono stati illustrati questa mattina dal presidente del tribunale di Firenze, Enrico Ognibene, dal presidente dell’Ordine degli avvocati Sergio Paparo e dal presidente della Camera di commercio Vasco Galgani.
“Ci auguriamo che il percorso di approvazione del decreto legge del fare giunga a rendere norme le modifiche proposte dal Tribunale di Firenze e dal Consiglio dell’Ordine di Firenze in sede di audizione alla Camera dei Deputati – ha sottolineato il presidente del Tribunale di Firenze, Enrico Ognibene -. E’ ora compito del Parlamento e del Governo elevare a sistema l’esperienza del Tribunale di Firenze, trovando il modo di offrire borse di studio e individuare canali di accesso alle professioni giuridiche, oltre a delineare in modo più preciso la strada verso l’Ufficio del processo, con la creazione di vere e proprie strutture stabili di assistenza al giudice e con riqualificazione del personale amministrativo”.
Per quanto riguarda l’Ufficio del processo negli ultimi cinque anni circa 200 giovani giuristi hanno partecipato agli stages, di cui 105 praticanti avvocati: alcuni sono già diventati magistrati, altri sono ora avvocati. Nel progetto è oggi coinvolto circa il 90 per cento dei giudici civili e del lavoro e il numero dei partecipanti è cresciuto anno dopo anno tanto che se fossero stati indetti concorsi per funzionari dell’amministrazione della Giustizia ci sarebbero ora nuove giovani leve con elevata capacità di innovazione organizzativa. Da dicembre 2012 l’Ufficio del processo è stato esteso anche alla sezione penale.
“E’ stato dimostrato che i magistrati con stagista hanno un indice di smaltimento maggiore rispetto a quelli senza stagista (rapporto tra procedimenti definiti i la somma tra pendenti iniziali e sopravvenuti nell’anno) fino al 16 per cento, i magistrati con stagista hanno un indice di ricambio maggiore rispetto a quelli senza stagista (rapporto tra sopravvenuti e definiti nell’anno) anche del 66% e che i magistrati con stagista registrano una durata media dei procedimenti inferiore a quelle senza stagista fino al 29 per cento”, ha detto Barbara Fabbrini, giudice responsabile dello staff innovazione e magistrato di riferimento per l’informatica area civile del Tribunale di Firenze.
“La Camera di Commercio di Firenze, prima in Italia, ha creduto nell’Ufficio del processo sperimentato con stages e tirocini, interessata a quello che a tutti gli effetti è un progetto per i giovani – ha commentato Vasco Galgani, presidente della Camera di commercio di Firenze –. Da sottolineare anche i risvolti in termini di definizione dell’arretrato e delle conseguenti ricadute in termini di competitività sul territorio e per le imprese fiorentine. Per questo abbiamo fornito l’hardware al Tribunale di Firenze per poter operare con gli stagisti in via telematica, consentendo l’utilizzo ai giovani stagisti della consolle dell’assistente, ovvero del software appositamente creato dal Ministero della Giustizia per far interloquire magistrati e assistenti nel Processo civile telematico”.
E proprio i numeri del processo civile telematico a Firenze sono impressionati: i depositi telematici dei giudici sono stati 46.402, fra sentenze, verbali, ordinanze, decreti e decreti ingiuntivi, 553.600 le comunicazioni telematiche inviate alla posta certificata degli avvocati, 3.200 i decreti telematici inviati dagli avvocati.
In questi giorni, è stata attivata in via sperimentale anche il servizio PdA (Punto di accesso) di Infocamere, che consente a ogni singola impresa di accedere on-line ai fascicoli giudiziari in cui è “parte”, attraverso il collegamento al portale www.impreseegiustizia.it. I fascicoli consultabili riguardano gli archivi del settore civile (lavoro, esecuzioni, volontaria giurisdizione e contenzioso civile). Le imprese possono quindi consultare anche i provvedimenti telematici nei fascicoli in cui sono parti. Inoltre, la Cancelleria fallimentare di Firenze ha iniziato a inviare per via telematica al Registro Imprese della Camera di commercio di Firenze le comunicazioni sulle procedure concorsuali (fallimenti, concordati preventivi, concordati fallimentari etc.).
Infine, è stato presentato anche il progetto Nausicaa2, nel quale la mediazione diventa metodo per risolvere le liti con iter diverso da quello giudiziario e prevede l’opera di un terzo che aiuti le parti del conflitto ad avvicinare le loro posizioni e trovare un accordo. Quando le parti sono già davanti al giudice, questi può invitarle ad svolgere un tentativo di mediazione al di fuori del processo. Il Progetto Nausicaa2 mira cioè a promuovere la mediazione demandata dal giudice e regola i rapporti tra avvocati, giudici, organismi di conciliazione e altri soggetti coinvolti mirando alla condivisione di buone prassi e allo scambio di informazioni ed esperienze.
