Musei in affitto a privati, Soprintendenza: «Mai cene agli Uffizi»
FIRENZE – Intervenendo sulla questione del cosiddetto «tariffario» per le concessioni occasionali di spazi museali del Polo Fiorentino a privati, Antonio Godoli, direttore del dipartimento architettura e allestimenti museografici della Galleria degli Uffizi e direttore del Museo di Orsamichele, è stato categorico: «E’ infondato che si possa cenare nelle cosiddette Sale rosse degli Uffizi. Questo non è mai successo a nostra memoria, né, con le attuali leggi in vigore, mai accadrà».
Quindi sulla stampa ci sarebbero stati vari fraintendimenti fra cui il più vistoso «l’accostamento tra Uffizi e cibo». Riguardo poi all’affitto a privati di spazi museali, previsto per legge e pratica diffusa nei musei del mondo, Godoli, riguardo a Orsanmichele, afferma che «non solo si è riverberato positivamente sul bene perché ha permesso l’effettuazione di lavori di restauro ma ha pure avvicinato settori di pubblico al bene culturale». E’ in pratica grazie al canone di concessione di alcuni spazi per eventi occasionali che il Polo museale fiorentino, oltre a mantenere in perfetta efficienza 24 musei tra grandi e piccoli e intervenire per la tutela di beni altrui, non solo non chiede fondi al Mibact o alla città, ma destina il 20% degli incassi a grandi opere (Nuovi Uffizi) e ultimamente ha erogato un milione di euro per il Polo di Napoli.