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Buche in via Folco Portinari

Buche nelle strade a Firenze, la trappola del risarcimento

Buche in via Folco Portinari
Buche in via Folco Portinari davanti a Santa Maria Nuova

FIRENZE – Per un infortunio a causa di una delle tante buche nelle strade di Firenze, oltre al danno c’è anche la beffa. Il risarcimento assicurativo offerto dal Comune sembra sia largamente inferiore a quanto dovrebbe spettare al cittadino che inciampa o cade di bicicletta per colpa di selciati sconnessi. Il classico caso – si direbbe a Firenze – del «becco e bastonato».

Lo sostiene Roberto Bicchierai, titolare dello Studio di Infortunistica stradale «Bicchierai e Bizzarri srl», che ci ha chiamato dopo aver letto ieri su FirenzePost la denuncia delle tante buche ancora presenti a Firenze nonostante l’imminenza dei mondiali di ciclismo.

Roberto Bicchierai
Roberto Bicchierai

«Fino a un danno di 25.000 euro – sostiene Bicchierai – il rimborso è gestito direttamente dal Comune di Firenze, anziché dalla compagnia di assicurazione che segue invece le pratiche di importo superiore. Il problema sono le cifre che vengono offerte per liquidare il sinistro, inferiori fino anche al 50% di quanto spetterebbe al danneggiato».

Cerchiamo di capire meglio. «Di norma per la Responsabilità civile – dice il professionista – si applicano a livello nazionale tabelle fissate annualmente dal Tribunale di Milano. Attualmente a Firenze vengono invece offerti risarcimenti nettamente più bassi, che derivano dal cosiddetto Decreto legge Balduzzi del 2012 sulla responsabilità medica. Due argomenti ben distinti tra loro. Cosa c’entra un danno causato da un medico al paziente, con quello che subisce un ciclista per colpa di una buca per strada?».

Le conseguenze? «Il cittadino che non conosce la questione accetta l’irrisorio rimborso del danno proposto dal Comune attraverso i propri liquidatori. E la cosa, pur ingiustamente, finisce lì. Chi invece non è d’accordo, si rivolge ad uno studio di infortunistica o ad un legale e le cose cambiano. Si va in causa in Tribunale e a quel punto il Comune dovrà risarcire il giusto danno per un importo ben superiore e pagare tutte le spese legali e professionali. Sono, quest’ultimi, tutti soldi pubblici spesi in più che potrebbero benissimo essere risparmiati se fin dall’inizio si applicassero parametri più equi».

Un invito alla trasparenza dunque. «Certamente – conclude Bicchierai – è una trappola che andrebbe evitata. Quando si parla di soldi della collettività non ci sono scorciatoie. Avevamo anche scritto al sindaco Renzi per informarlo della questione, ma non ci ha risposto. Se poi è vero, come ci risulta, che i sinistri per Responsabilità civile denunciati dal Comune di Firenze sono almeno 1500 all’anno, si vede che il fenomeno non è irrilevante. E nella stragrande maggioranza dei casi si fa sicuramente riferimento a infortuni per colpa delle buche nelle strade».


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Sandro Addario

Giornalista

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