Regione Toscana, la maggioranza cerca un’intesa o rischio urne
FIRENZE – Seduta rovente quella del Consiglio regionale della Toscana di oggi e domani, banco di prova per la tenuta della maggioranza. Al centro dei lavori l’adozione dell’integrazione al Pit (Piano di indirizzo territoriale) per la nascita del parco agricolo della Piana fiorentina che contiene il potenziamento dell’aeroporto di Peretola, con la nuova pista parallela-convergente.
Il nodo della nuova pista da anni divide il Pd e la maggioranza, e la scadenza del voto ha amplificato malumori. Nei giorni scorsi, il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha legato la sopravvivenza della legislatura all’esito di questo voto anche perché detto di voler attuare la riqualificazione dello scalo Vespucci entro la fine della sua legislatura. Nelle ultime ore si sono susseguiti riunioni e contatti tra le forze politiche. Lo scopo è blindare il voto e trovare la via per adottare l’atto nel modo più indolore possibile. Alla fine il Pit dovrebbe essere salvo, ma dal risultato del voto in aula potrebbero anche derivare cambiamenti nella Giunta Rossi.
Per la prima volta nella storia dell’Assemblea toscana un atto così importante giunge in aula con il voto negativo delle commissioni referenti. Atto che il presidente della Regione Enrico Rossi considera uno dei punti irrinunciabili del suo mandato, e per il quale più volte ha chiesto che la sua maggioranza sia autosufficiente. Pena le sue dimissioni e la fine della legislatura. Tra i contrari il pratese Fabrizio Mattei (Pd), il lettiano Pier Paolo Tognocchi (Pd), Vanessa Boretti (Pd), Rudi Russo (Centro democratico), Mauro Romanelli (appartenente al Gruppo misto in quota Sel), e il capogruppo Fds-Verdi Monica Sgherri. Riunione tra Rossi e la maggioranza per convincere alcuni dissidenti a votare per il Pit e la pista. A favore del piano si dovrebbe schierare invece l’Udc, che non fa parte della maggioranza. Sempre tra le opposizioni Fdi ha annunciato di essere favorevole alla nuova pista ma non all’intero piano.
