
Siena, gregge decimato dai lupi ed allevatore mette una taglia di 1.000 euro

SIENA – Una taglia da mille euro per chi gli porterà un lupo, vivo o morto: è quanto ha penato di offrire un allevatore del Senese il cui gregge in pochi mesi è stato decimato dai lupi. Di 50 capi che possedeva ora ne ha solo tre. A riferirlo è l’Unione agricoltori di Siena.
L’allevatore che sta pensando alla taglia è Mario Mori, con azienda a San Casciano dei Bagni, la Società agricola Fratelli Mori. Sembra che i lupi si muovano in branco, da cinque-sei fino a nove-dieci lupi: «In diciotto mesi -spiega Mori- il mio allevamento è stato attaccato quattro volte e da cinquanta pecore adesso sono rimasto con tre». Mori alleva anche la chianina e poco tempo fa i lupi gli hanno fatto fuori in due settimane anche due vitelli. Il branco si spinge vicinissimo all’abitato di Palazzone (dove c’è l’azienda di Mori) tenendosi molto spesso a meno di cento metri dalle abitazioni, dove vivono una ventina di famiglie.
«Ho investito quattrocentomila euro per le stalle della chianina e duecentomila per gli ovini -afferma sempre Mori- ma la minaccia dei lupi mi costringe a dover rivedere tutta l’attività. Sicuramente chiuderò quella degli ovini e le ultime tre pecore le utilizzerò per tendere una trappola ai lupi e per i vitelli non so fino a quando resisterò ancora. Se cadono nella trappola e riusciamo a beccare i lupi -prosegue Mori in tono provocatorio – c’è tutta la determinazione da parte dell’azienda ad eliminarli e portarli in prefettura. La nostra intenzione è di mettere anche una taglia di 1.000 euro da corrispondere a chiunque possa fornirceli vivi o morti. L’anonimato è garantito».