Crisi, a picco i consumi delle famiglie

FIRENZE – Tremilaseicentosessanta euro in meno in cinque anni. Le famiglie italiane hanno ridotto le proprie spese annue. Lo afferma la Confindustria, il cui dato si riferisce alla spesa media del 2012 messa a confronto con quella del 2007. E’ come se le famiglie avessero tagliato i consumi di quasi un mese e mezzo. Vengono ridotti i consumi superflui, si compra più nei discount che nei supermercati e nei negozi, si presta maggiore attenzione a sconti e promozioni. Non solo si compra meno, ma il prezzo ha la meglio sulla qualità.

Si compra meno pane, pesce, frutta e vino. Calano spese per l’abbigliamento e per la casa, si va meno al ristorante. Si comprano meno giornali e riviste. Tagli anche nelle spese per argenteria, orologeria e bigiotteria: 60 euro in meno all’anno.

Chi è più in sofferenza, secondo il rapporto di Confindustria, sono le coppie senza figli con un capofamiglia tra i 35 e i 64 anni. Inoltre le famiglie che vivono nelle regioni meridionali sono più colpite di quelle del centro-nord. In controtendenza sono i single con oltre 65 anni, che hanno aumentato le proprie spese del 2,5%. Per gli analisti ciò è dovuto alla necessità di non rinunciare a servizi domestici (+95 euro all’anno), carne (+86 euro), spese telefoniche (+103 euro).