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Calcio, oggi Firenze ricorda Artemio Franchi

Lo stadio di Firenze è intitolato ad Artemio Franchi
Lo stadio di Firenze è intitolato ad Artemio Franchi

FIRENZE. Artemio Franchi ha avuto la capacità di unire Siena e Firenze. Tanto che gli stadi di entrambi le città, per un lungo periodo, si sono chiamate con il nome di questo grande dirigente sportivo. Ora l’impianto di Siena si chiama “Montepaschi Arena” ma un po’ tutti continuano a conoscerlo come “Artemio Franchi”.

Sono passati esattamente 30 anni da quando, il 12 agosto 1983, Artemio Franchi perdeva la vita a seguito di un tragico incidente stradale nei pressi di Siena, mentre stava andando da un fantino per prendere accordi sulla sua partecipazione al Palio dell’Assunta.

Per ricordarlo, stamattina alle ore 8,45, sarà deposta una corona sulla sua tomba al Cimitero di Soffiano a Firenze mentre alle 10,30 nel Battistero di San Giovanni sarà celebrata una Santa messa di suffragio officiata da Monsignor Carlo Mazza, vescovo di Fidenza e componente del Comitato Etico della Lega Pro.

Al di là della curiosità degli stadi, Franchi è stato uno dei più grandi dirigenti sportivi italiani di sempre, conosciuto e stimato in tutto il mondo. Era nato l’8 gennaio 1922 da genitori senesi che si erano trasferiti da poco a Firenze per motivi di lavoro. Ben presto si capì la sua vocazione per il mondo dello sport e del calcio in particolare.

Arbitro di calcio in gioventù, divenne poi segretario della Sezione arbitri di Firenze e della Fiorentina, fu presidente della Lega semiprofessionisti dal 1959 al 1965 (l’attuale Lega Pro), commissario Aia e della Lega nazionale professionisti. La sua scalata ai vertici della Federazione proseguì ininterrotta fino al 1967 quando ne diventò presidente: carica che mantenne fino al 1980, tranne un breve intervallo (dal 1976 al 1978) trascorso alla guida della Lega nazionale dilettanti.

Ma Franchi varò anche i confini nazionali, ricoprendo la carica di vicepresidente Uefa dal 1968 al 1973. Successivamente fu eletto alla presidenza; dal 1973 fu inoltre vicepresidente della Fifa. Ma i suoi meriti sportivi vanno ben oltre una carriera così prestigiosa: figura di grande carisma, fu accorto diplomatico ed abile guida del calcio europeo e mondiale.


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Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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