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Come fare a meno del medico in estate

Caldo 2

In estate spesso bastano pochi accorgimenti per poter fare a meno del medico, evitando di rincorrerlo al telefono sotto l’ombrellone o mettersi in coda per farsi visitare dal sostituto. Sicuramente capace ma altrettanto sconosciuto fino a quel momento.

I soggetti più a rischio, con il caldo? Certo: anziani, bambini e neonati, malati cronici. Ma anche persone che svolgono attività fisica all’aperto e persone non autosufficienti. Attenzione: anche il soggetto giovane e in salute, che svolge esercizio fisico o che lavora all’aria aperta, può disidratarsi facilmente anche più degli altri.

Quali i rischi? Il caldo diventa pericoloso quando altera il sistema di autoregolazione della temperatura corporea. L’organismo utilizza strumenti per espellere il calore in eccesso quali la sudorazione. Ma può non bastare. E allora insolazioni, crampi, edemi o disidratazione. O semplicemente stress, debolezza e malessere generale.

La semplicità di alcuni consigli utili in queste situazioni è pari alla semplicità necessaria per compierli. Essere ovvii non vuol dire che non sarebbe opportuno osservarli.

Al soggetto più a rischio si consiglia di non uscire di casa nelle ore centrali della giornata, mentre al giovane di astenersi da attività faticose all’aperto. E’ sufficiente rimanere in casa? No, se non ci si cura di oscurare le finestre su cui batte il sole e di aprirle quando può entrare l’aria più fresca, quindi la mattina presto e la notte. A casa come sul luogo di lavoro.

Aria condizionata. Se poi si ha il condizionatore, è inutile farsi prendere dalla smania ed impostare con il telecomando temperature da inverno siberiano. Manteniamoci intorno ai 25 gradi e lo sbalzo termico fra dentro e fuori non sarà eccessivo. È importante poi la manutenzione dell’apparecchio e la pulizia dei filtri, da effettuare ogni anno.

Quando proprio si dovrà uscire e prendere la macchina, che inevitabilmente avremo lasciata parcheggiata al sole, partiamo con i finestrini aperti e poi affidiamoci al climatizzatore. Vale la regola di non chiedergli temperature troppo basse rispetto a quella esterna.

Alimentazione. L’acqua va bevuta in quantità di un litro e mezzo o due al giorno e con regolarità. Ma a questo scontato consiglio va affiancato quello di non consumare alcolici. L’alcol è un vasodilatatore e aumenta il senso di calore per l’effetto euforizzante.

L’acqua si assume anche dagli alimenti, per questo si invita sempre a prediligere la frutta e, fra questa, agrumi, fragole, cocomero, che contengono fino al 90% d’acqua.

Infine, occhio anche alla conservazione degli alimenti deperibili. Frigoriferi in lotta contro il grande caldo e frigoriferi traboccanti di vivande possono portare ad una conservazione non corretta ed al deterioramento dei cibi.

Farmaci. E di conservazione c’è da tener d’occhio anche quella dei farmaci. I consigli riportati sulle etichette non sono mai importanti come d’estate; tenerli quindi al riparo da luce, umidità e sbalzi termici può preservare la loro integrità e aiutarci a stare meglio. Assumerli quando non sono stati ben conservati generalmente non fa star male, ma non produce l’effetto curativo voluto. È come non averli presi. E forse è peggio.

[N.D.]

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