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La Centrale operativa del 113 a Firenze

Firenze, ragazza tenta il suicidio, salvata dal 113

La Centrale operativa del 113 a Firenze
La Centrale operativa del 113 a Firenze

FIRENZE – Una ragazza fiorentina è stata salvata stanotte da una Volante della Polizia mentre vagava con propositi suicidi sul lungarno delle Cascine. Il primo allarme è arrivato al 113, intorno alle 23, da un’amica della giovane:«Ho ricevuto un sms, mi ha scritto che voleva farla finita. Non so come fare, aiutatemi, io e i suoi genitori la stiamo cercando disperatamente ma senza esito» ha detto preoccupatissima.

L’operatore del 113 della Questura di Firenze non si perde d’animo. Purtroppo non sono rare telefonate di questo tipo, ma il rischio è sempre uno solo: arrivare tardi. Viene intanto mandata una volante nella zona dove risiede la ragazza, per una prima perlustrazione. Niente. Nel frattempo la capo turno del comincia a chiamarla sul cellulare. Ancora niente. Squilla maledettamente a vuoto. La cosa comincia a prendere una piega preoccupante.

Dopo un bel po’ di tempo, finalmente risponde una voce a metà tra il pianto e il singhiozzo. Non c’è tempo di attivare le celle telefoniche per capire da dove sta parlando, meglio tentare un dialogo diretto. Potrebbe buttar giù il telefono da un momento all’altro e non rispondere più.

Ci vuole sangue freddo e psicologia di comunicazione. La voce femminile della poliziotta è tranquillizzante per la ragazza, 24 anni nata a Bagno a Ripoli che – si saprà dopo – ha qualche problema neurologico ed è in cura. Piano piano la fiducia è conquistata. La ragazza riesce a farfugliare qualcosa e a far capire approssimativamente dove potrebbe trovarsi.

È il momento sperato, una Volante si precipita sul posto. Momenti interminabili. Poi l’annuncio via radio che la ragazza è in sicurezza. Sta vagando sul lungarno delle Cascine, nel buio più assoluto in una nottata con lampi e temporali in arrivo. Ha corso il rischio anche di fare pessimi incontri.

Dalla Centrale operativa del 113 chiamano la madre: «Sua figlia è salva». La donna scoppia a piangere e si precipita alla Cascine a riprendere la figlia. In questura, pur abituati alle quotidiane disavventure della città, non sarà stato facile trattenere l’emozione.


Sandro Addario

Giornalista

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