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Confindustria toscana, timidi segnali di fine caduta dell’economia regionale
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FIRENZE – «I timidi segnali di fine caduta dell’economia toscana non devono farci dimenticare che la situazione resta grave e l’incertezza profonda, complici la domanda interna in pesante recessione, il record della pressione fiscale, le restrizioni del credito e le difficoltà del mercato del lavoro». A dirlo il presidente di Confindustria Toscana Pierfrancesco Pacini, commentando i dati dell’indagine congiunturale trimestrale Unioncamere Toscana – Confindustria Toscana.
«E’ presto per dire se sia un graduale ritorno alla normalità o una tregua; certamente si tratta di un passaggio delicato, perché il consolidamento del quadro economico e l’avvio di una nuova fase espansiva per la Toscana industriale non possono fare affidamento sul solo traino congiunturale –dice Pacini- Le imprese dovranno proseguire i loro sforzi di riposizionamento di prodotto, processo e mercato. Ma una ripresa autentica della Toscana passa anche da uno shock competitivo del contesto in cui operano le aziende. Più competitività e più crescita per la Toscana sono i due obiettivi strategici da seguire anche per far ripartire l’occupazione, agendo su quattro leve: fiscalità, semplificazioni, internazionalizzazione e credito».