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Renzi chiede una scossa al Paese

Renzi, è fondamentale che il Paese si dia una scossa

Renzi chiede una scossa al Paese
Renzi chiede una scossa al Paese

FIRENZE – «E’ fondamentale, assolutamente fondamentale, che il Paese si dia una scossa». Lo ha scritto nella sua Enews il sindaco di Firenze Matteo Renzi. «Bisogna cambiare il Paese se si vuole crescere. Così come siamo non cresceremo più. E la crescita è l’unico modo per combattere il declino, per arrestare la corsa della povertà».

Ma Renzi affronta e commenta anche altri temi, a cominciare dalla cessione della Telecom agli spagnoli. «Il problema di cui dibatte il sistema politico in queste ore  non può essere l’italianità delle aziende. Anzi, per quello che mi riguarda sono convinto che ogni serio intervento in Italia sia da incoraggiare, visto che tra il 2011 e il 2012 abbiamo dimezzato gli investimenti stranieri –scrive il sindaco di Firenze- Però vicende, peraltro molto diverse tra loro, quali Telecom e Alitalia oggi allungano l’elenco dei rimpianti. Di quello che poteva essere e non è stato per responsabilità di una classe politica incapace e miope, che ha messo troppo il naso in vicende da cui doveva star lontana salvo poi dimenticarsi di intervenire quando invece sarebbe stato opportuno. Ma anche di una classe dirigente imprenditoriale che spesso ha gli stessi vizi della politica che critica nelle interviste e poi finisce con il copiare negli atteggiamenti».

Ma cosa serve per attrarre gli investimenti stranieri in Italia? «E’ evidente che è meglio avere un governo stabile che un clima politico instabile, certo. Ma se non semplifichi la burocrazia, non riformi la giustizia civile e amministrativa, non modifichi il regime fiscale puoi avere il governo più stabile del mondo, nessuno investirà da noi».

Quindi il capitolo-Tav, e le inchieste che hanno emergere trame e accordi illegali. «Che si arrivi a raccomandare persino per passare un esame all’università mi fa vergognare della classe politica italiana. Nei giorni scorsi, dagli atti dell’inchiesta fiorentina sui lavori per la Tav è emersa una vicenda legata alla raccomandazione che uno studente avrebbe ricevuto dall’ex presidente dell’Umbria, Maria Rita Lorenzetti, per superare un esame universitario. Se davvero si sono passate informazioni sull’esame di un singolo studente, semplicemente spero che chi lo ha fatto sia espulso dall’università pubblica».

Un passaggio della Enews Renzi la dedica alla legge elettorale. «Sarebbe interessante  che dai cassetti rispuntasse fuori la legge elettorale (vi ricordate? Quella riforma urgentissima che doveva essere fatta subito, sin dai primi mesi del Governo Monti?) Dalle elezioni tedesche sono arrivati molti segnali interessanti. Prima o poi faremo una riflessione su come stare nell’Europa di oggi per cambiarla alla radice. Con il risultato migliore dal 1957 (ai tempi di Adenauer), la Cdu della Merkel raggiunge il 42% dei voti ma non supera il 49% dei seggi. Per intenderci il centrosinistra italiano con il Porcellum ha preso il 33% dei voti ma il 55% dei seggi: l’ingovernabilità nasce dal risultato del Senato. Tutto questo per dire che il sistema tedesco (cui molti dicono di voler guardare per cambiare le cose in Italia) non garantisce stabilità» osserva Renzi. «L’unico sistema che garantisce la stabilità è il sistema attualmente in vigore per i sindaci. Si sa chi vince, si sa chi perde, si sa chi è responsabile delle cose che vengono fatte e che non vengono fatte. Si vota ogni cinque anni e chi vince governa».

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