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Il gruppo di testa sull'ultima salita di Fiesole

Mondiali, la felicità di Rossella Ratto: «Medaglia per mia mamma»

Rossella Ratto
Rossella Ratto sulla salita di Fiesole

FIRENZE – Pareva un po’ spaesata dopo la sua impresa, Rossella Ratto. A vent’anni, seppure con tanti ottimi risultati ottenuti a livello Juniores, non è troppo abituata alla notorietà. Oggi però l’ha fatta grossa. È sua la prima medaglia ai mondiali di ciclismo per l’Italia. Con la speranza che non sia anche l’ultima, giusto comunque celebrare il suo bronzo.

La Ratto ci ha provato in tutti i modi nella corsa in linea Elite femminile in cui ha trionfato, come da pronostico, l’olandese volante, Marianne Vos. Prima questa giovane bergamasca già campionessa Europea Juniores nel 2011, e, sempre Juniores e sempre nel 2011 anche a cronometro, aveva provato l’azione solitaria. Le è andata dietro l’olandese Brand che però non la aiutava più di tanto.

Così le due sono state riassorbite dal gruppo delle migliori. Sull’ultimo strappa si sono presentate in una decina ma quando la Vos ha deciso di andarsene ha stritolato la concorrenza. Al suo attacco sullo strappo di via Salviati ai piedi della collina di Fiesole, vero e proprio punto decisivo del circuito iridato che domani affronteranno anche gli uomini, hanno provato a rispondere la svedese Johansson e la stessa Rossella Ratto.

Il gruppo di testa sull'ultima salita di Fiesole
Il gruppo di testa sull’ultima salita di Fiesole

È apparso subito abbastanza chiaro che la Vos aveva fatto il vuoto ma l’accoppiata italo-svedese è sembrata affiatata e le due si sono presentate insieme sul traguardo di Viale Paoli pochi secondi dopo l’arrivo con le braccia alzate dell’olandese, già campionessa del mondo in bicicletta e regina incontrastata della categoria.

Allo sprint, la Ratto si è dovuta piegare alla maggiore potenza della Johansson ma alla fine è apparsa felicissima. «Sono fdavvero raggiante, devo ringraziare la Nazionale che mi è stata vicino ma anche i miei familiari e soprattutto la mia mamma che mi è stata vicino negli allenamenti».

Dediche struggenti a parte, questa giovane bergamasca ha anche analizzato la gara. «Ho fatto un ottimo risultato, la Vos almeno per ora è inarrivabile. Ero anche andata in fuga ma la Brand (la sua compagna nell’azione, ndr) non tirava per cui neppure io ho dato tutto. Il punto difficile del percorso è l’ultmo chilometro della salita di Fiesole che abbiamo sempre preso forte cercando di acquisire una posizione buona per la discesa».

Oggi la Ratto seguirà ovviamente la gara dei professionisti e quando gli chiedono per chi farà il tifo, tira fuori dal cilindro un nome a sorpresa.« Credo che Giovanni Visconti potrebbe fare una bella gara», preconizza. E, non ce ne voglia Nibali, chissà che non abbia ragione proprio lei che ha vinto la prima medaglia per l’Italia ai campionati del mondo di ciclismo.

Questo l’ordine d’arrivo della gara:

1) Marianne Vos (Olanda) in 3 ore e 44′ su una distanza di km 140,05

2) Emma Johansson (Svezia) a 15 secondi

3) Rossella Ratto (Italia) a 15 secondi

4) Anna Van Der Breggen (Olanda) a 33 secondi

5) Evelyn Stevens (Usa) a 46 secondi

6) Linda Villumsen (Nuova Zelanda) a 50 secondi

7) Tatiana Guderzo (Italia) a 52 secondi

8) Elisa Longo Borghini (Italia) a 52 secondi


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Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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