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Cadaveri di migranti annegati al largo di Lampedusa

Lutto nazionale per la tragedia di Lampedusa

Cadaveri di migranti annegati al largo di Lampedusa
Cadaveri di migranti annegati al largo di Lampedusa (credit Ap Photo/Nino Randazzo)

FirenzePost esce listato con un fiocco nero. Oggi sarà celebrata una giornata di lutto nazionale per la tragedia avvenuta ieri al largo di Lampedusa, dove un barcone di migranti in arrivo dalle coste libiche ha preso fuoco e si è rovesciato: già 127 i cadaveri recuperati, oltre 150 persone tratte in salvo. Ma si temono altri dispersi.

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano si è subito recato sull’isola per rendersi conto personalmente della situazione. «Il problema dell’immigrazione non è solo italiano ma riguarda tutta l’Europa – ha detto Alfano –  è improcrastinabile che se ne occupi tutta l’Unione Europea. L’Italia è la frontiera meridionale del continente, qui arrivano disperati in cerca di una nuova esistenza ma sono diretti verso tutta l’Europa. Faremo sentire forte la nostra voce con gli altri Paesi». L’imbarcazione, piena di centinaia di persone, era partita clandestinamente dalle coste libiche: sembra che la maggioranza degli occupanti – tra cui donne incinte e bambini – fosse di nazionalità somala. Avevano affrontato un lungo estenuante viaggio verso il miraggio di una vita migliore in Europa, mettendosi nelle mani di gente senza scrupoli.

Stamani in tutte le scuole italiane sarà osservato un minuto di silenzio. Sono le decisione adottate dal Consiglio dei ministri.  «Il Presidente Enrico Letta, ha proclamato per domani, venerdì 4 ottobre, una giornata di lutto nazionale – si legge nel comunicato finale della riunione del governo – per l’immane tragedia avvenuta all’alba di questa mattina quando un barcone di migranti è naufragato a circa mezzo miglio dell’Isola dei Conigli al largo di Lampedusa».

C’è attesa per la visita del Papa stamani ad Assisi, proprio nel giorno di San Francesco patrono d’Italia. Ieri papa Francesco, denunciando il proprio orrore per le vittime della tragedia, aveva pronunciato la parola «Vergogna!».


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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