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Gli affitti salati portano via l'80% del budget degli studenti universitari

Casa, 600mila studenti fuori sede vittime del caro-affitti

Gli affitti salati portano via l'80% del budget degli studenti universitari
Gli affitti salati portano via l’80% del budget degli studenti universitari

FIRENZE – Una mole di sommerso enorme che ammonta a 1,5 miliardi di euro di imponibile annuo per un’imposta evasa pari a 300 milioni di euro. Con il nuovo anno accademico alle porte Cgil e Sunia diffondono i risultati dell’indagine «Affitti studenti: cari, senza regole, tutele e benefici fiscali» per denunciare le situazioni in cui versano parte di quei 600 mila studenti universitari fuori sede, e non pendolari, vittime spesso di proprietari di immobili che speculano sul diritto allo studio, aggirando il fisco e sottraendo loro circa l’80% del budget.

Nel 50% dei casi il contratto è totalmente in nero mentre nel 25% i contratti sono registrati per una cifra inferiore a quella realmente pagata. Il 30% degli intervistati ha dichiarato difficoltà da parte delle famiglie a sostenere le spese anche ridimensionando il bilancio e il 15% di questi sta pensando di cambiare sede per riavvicinarsi alla famiglia. Purtroppo il sistema universitario offre posti letto in strutture organizzate solo per il 2% dei fuori sede, contro il 10% di Francia e Germania e il 20% di Danimarca e Svezia.

Le città più care sono Milano e Roma. Nella capitale per un posto letto si spende da un minimo di 300 euro a un massimo di 450, nel capoluogo lombardo invece si va dai 400 ai 500 euro. Per quanto riguarda invece le stanze singole la forbice a Roma va da un minimo di 400 a un massimo di 700, a Milano invece dai 500 ai 700 euro. Firenze e Bologna presentano valori sostanzialmente in linea con Roma e Milano. In alcune città, infine, è frequente il fenomeno del sovrapprezzo per gli affitti a studenti extracomunitari (Perugia, Siena) che si traduce in un aumento del 25-30% rispetto a quelli per italiani.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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