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Uno dei drammi italiani sul lavoro

Incidenti sul lavoro, in 5 anni -29% di vittime

Uno dei drammi italiani sul lavoro
Uno dei drammi italiani sul lavoro

FIRENZE – Gli incidenti sul lavoro continuano ad essere in calo, dal 2008 al 2012. Sono state 790 le morti bianche, 8,8% in meno rispetto al 2011 e -28,8% rispetto al 2008. In calo anche gli infortuni denunciati all’Inail nel 2012: 744.916, -8,9% rispetto all’anno precedente, e -22,8% rispetto al 2008.

Sono i dati dell’Anmil, in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. A pesare sul bilancio è però anche la crisi economica. Ad influenzare la riduzione del fenomeno «ha certamente contribuito in misura  significativa la continua emorragia di posti di lavoro e la sensibile flessione delle ore lavorate che hanno determinato una sostanziale riduzione dei tempi di esposizione al rischio infortunistico».

L’Anmil rileva inoltre che ancora più sostenuto il calo fatto registrare dai lavoratori stranieri operanti in Italia, che costituiscono una componente importante e imprescindibile del nostro tessuto economico e sociale e rappresentano ormai il 7,5% della popolazione nazionale, con quasi 4,5 milioni di residenti e il 10% degli occupati, con 2,3 milioni di unità. Nel 2012 gli infortuni sono stati circa 111.000, in calo del 18,2% rispetto ai 136.000 infortuni del 2011 e del 25,8% rispetto ai 150.000 casi del 2008. I casi mortali sono stati 112 nel 2012 con un calo del 22,2% rispetto al 2011, che aveva segnato 144 decessi e di oltre il 40% rispetto al 2008 quando si contarono 188 stranieri morti sul lavoro.

Sono stati proprio i settori maggiormente colpiti dalla crisi economica quelli che hanno fatto registrare le diminuzioni più consistenti, ovvero le attività manifatturiere che hanno avuto un calo infortunistico del 16,4% e, ancor più, il settore delle costruzioni dove gli incidenti sono scesi del 21,3% e i casi mortali di ben il 22,8%.

«L’andamento decrescente del drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro in  termini di perdita di vite umane non deve far abbassare la guardia». Giorgio  Napolitano lo scrive in un telegramma all’Anmil in occasione della 63ma giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, sottolineando che il fenomeno continua a rappresentare una drammatica piaga sociale. «Rivolgo il mio omaggio alla  memoria dei caduti ed esprimo la mia vicinanza a quanti hanno perduto salute e integrità fisica nei luoghi di lavoro» ha concluso il Capo dello Stato.

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