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L'Fmi ipotizza un prelievo forzoso dai conti correnti per frenare il debito pubblico

Fmi, prelievo forzoso del 10% sui conti correnti

L'Fmi ipotizza un prelievo forzoso dai conti correnti per frenare il debito pubblico
L’Fmi ipotizza un prelievo forzoso dai conti correnti per frenare il debito pubblico

FIRENZE – Avete 1.000 euro in banca? Il giorno dopo potreste averne 100 in meno. Sarebbe la proposta lanciata dal Fondo monetario internazionale per ridurre il debito pubblico di uno stato. Ipotizzato il prelievo forzoso del 10%. Un’azione simile fu compiuta dal governo Amato nel 1992, ma in quel caso si prelevò il 6 per mille. Il 10% rasenterebbe l’assurdo!

Il documento firmato dalla presidente dell’Fmi Christine Lagarde sostiene la tesi con riferimenti storici: «Vi è una grande quantità di casi. Il prelievo forzoso è stato utilizzato in Europa dopo la prima guerra mondiale, in Germania e Giappone alla fine della seconda guerra mondiale. Gli effetti della riduzione sono comunque minori rispetto a quelli che avrebbe la perdita di credibilità risultante dalla mancata riduzione del reddito». Delle conseguenze ulteriormente recessive a nessuno sembra interessare, l’importare è non far decollare il debito. Una questione meramente numerica, tale come ormai sono considerate le persone.

A Cipro in bancarotta il prelievo forzoso toccò il 50%. Bastò la prospettiva di un ampliamento del provvedimento ad altri Paesi europei per diffondere il panico sui mercati. L’augurio è che la troika europea resti il più lontano possibile dall’Italia. Gli italiani avranno pur diritto a vivere?

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