Crisi, 2 italiani su 3 tagliano la spesa per l’abbigliamento

FIRENZE – Due italiani su tre (68%) hanno ridotto la spesa o rimandato l’acquisto di capi d’abbigliamento riciclando dall’armadio per l’autunno gli abiti smessi nel cambio stagione, ma oltre la metà (53%) ha detto addio a viaggi e vacanze e ai beni tecnologici (52%). Emerge dalla presentazione dei risultati della prima indagine su «La percezione della crisi e il Made in Italy» realizzata da Coldiretti-Ixè ad ottobre 2013.
Abbigliamento e viaggi non solo si classificano al top dei tagli effettuati dalle famiglie, ma nel corso del 2013 sono anche i beni per i quali si è registrato il più rilevante aumento di persone che hanno fatto rinunce, cresciute rispettivamente del 13% e del 10%, rispetto allo scorso anno. A seguire nella classifica del cambiamento delle abitudini si colloca anche la frequentazione di bar, discoteche o ristoranti nel tempo libero, dei quali ha fatto a meno ben il 49%.
Il 42% degli italiani ha rinunciato alla ristrutturazione della casa, il 40% all’auto o la moto nuova e il 37% agli arredamenti.
Pesa l’addio alle attività culturali del 35% degli italiani in un Paese che deve trovare via alternative per uscire dalla crisi, ma anche quello alle attività sportive (29%) destinato ad avere un impatto sulla salute.
Solo il 14% degli italiani dichiara di aver ridotto la spesa o rimandato gli acquisti alimentari, una percentuale superiore solo alle spese per i figli (6%).
