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Palazzo Vecchio

Lavoratori del Comune di Firenze: domani assemblea a rischio

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FIRENZE – Assemblea a rischio quella indetta per domattina 21 ottobre 2013 per i tutti i lavoratori del Comune di Firenze. In tutto circa 4800 persone. Si dovrebbe svolgere in un luogo simbolo, per strada in via dei Gondi, sotto le mura di Palazzo Vecchio tra piazza San Firenze e piazza della Signoria. Dall’inizio dell’orario di lavoro fino alle 12. Il problema è che un’assemblea di questo tipo (per strada) non risulta autorizzata. Tanto è vero che la stessa, come conferma la Digos, è stata regolarmente notificata alla Questura come manifestazione sindacale.

In una nota le Rappresentanze sindacali unitarie di Palazzo Vecchio hanno nei giorni scorsi comunicato di aver indetto l’«assemblea l’assemblea generale dei lavoratori del Comune per discutere delle lettere di messa in mora e della prospettiva contrattuale». «Stante la storica e perdurante mancanza di disponibilità dell’Amministrazione Comunale – prosegue la nota – a fornire idonei locali allo svolgimento dell’assemblea, come invece previsto dal CCNQ del 7 agosto 1998, l’R.S.U. ha deciso di convocare detta assemblea in via dei Gondi».

Mentre «l’Amministrazione Comunale con nota del 7 ottobre 2013 – dicono i sindacati – ci ha comunicato che la richiesta di via dei Gondi quale sede di svolgimento dell’assemblea non può ritenersi locale idoneo tale da garantire la riservatezza dell’assemblea e la partecipazione alla stessa dei soli dipendenti comunali», l’Rsu «ribadisce la sua volontà di confermare lo svolgimento dell’assemblea nella data prevista (21 ottobre) in via dei Gondi o in idoneo locale messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale».

Un «braccio di ferro» insomma tra sindacati e amministrazione Renzi. La questione non è irrilevante sotto vari profili. In primo luogo si sta parlando di «assemblea del personale» (da svolgersi pertanto in orario di lavoro) e non di sciopero, che sarebbe soggetto a trattenuta salariale, o di manifestazione fuori orario lavorativo: solo queste ultime due ipotesi – previa autorizzazione della competente autorità di pubblica sicurezza – possono svolgersi tranquillamente in una pubblica via, come normalmente accade.

Il secondo profilo riguarda la partecipazione. Se fossero presenti – come destinatari della convocazione – tutti i lavoratori del Comune, di fatto ci sarebbero quasi 5000 persone in via dei Gondi, con l’obbligo di restarvi per tutta la durata dell’assemblea stessa. Altrimenti non potrebbe che essere considerata astensione dal lavoro.

Sembra che, non disponendo di locali per 5000 persone, l’amministrazione comunale abbia offerto la riapertura degli impianti dell’ippodromo del Visarno, ipotesi che però non sarebbe stata accolta da parte sindacale. Altra soluzione poteva essere quella di indire più assemblee in locali diversi, ciascuno con una capienza più limitata. Ma l’obiettivo sindacale era invece quello di radunare tutti i lavoratori in un’unica sede. La matassa è ancora complessa. Un altro pensiero, non di poco conto, per il sindaco Renzi.

[SAdd]

 

 

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