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Il Corex, il forno elettrico, può essere il futuro della Lucchini

Lucchini, istituzioni e sindacati chiedono certezze

Il Corex, il forno elettrico, può essere il futuro della Lucchini
Il Corex, il forno elettrico, può essere il futuro della Lucchini

FIRENZE – Vertice questa mattina a Firenze, nella sede della presidenza della Regione Toscana, sulla vertenza Lucchini. Al tavolo, insieme al presidente Enrico Rossi, erano presenti il sindaco di Piombino Gianni Anselmi, il presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà e i rappresentanti sindacali delle Acciaierie. Obiettivo dell’incontro quello di avviare tra gli enti interessati e le forze sociali la messa a punto di una piattaforma comune su cui basare le prossime iniziative e i rapporti con il governo, anche alla luce della recente disponibilità espressa ai rappresentanti dei lavoratori dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal presidente del Consiglio Enrico Letta.

In primo luogo il presidente Rossi e tutti gli intervenuti hanno concordato di ribadire al governo la richiesta di una ulteriore durata del funzionamento dell’altoforno. Una misura necessaria per dare tempo e fiato alla ricerca di una soluzione complessiva per il futuro del polo siderurgico. Futuro che può passare da una forte integrazione tra la realizzazione del Corex, di un forno elettrico e il Polo di smantellamento navi sul quale si è lavorato in questi mesi.

Per mantenere livelli adeguati di occupazione diretta e indiretta, hanno sottolineato istituzioni e sindacati, è fondamentale la realizzazione del Corex, essenziale per mantenere le produzioni e la siderurgia a Piombino. Perciò il governo si deve impegnare per garantire finanziamenti pubblici a sostegno di questo impianto e questo deve avvenire prima che venga dato il via al bando da parte del commissario.

Il presidente Rossi ha ribadito anche l’importanza della prospettiva di trasformare quello di Piombino in un porto dedicato alla rottamazione dei navigli dismessi, una prospettiva, ha aggiunto, su cui «siamo ben posizionati». Istituzioni e sindacati chiederanno su questi punti un incontro urgente al governo, al premier Letta e al sottosegretario De Vincenti.

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