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Le fasi del naufragio della Concordia e della fuga dei passeggeri

Concordia, maitre Tievoli: «Chiesi io il passaggio al Giglio»

Le fasi del naufragio della Concordia e della fuga dei passeggeri
Le fasi del naufragio della Concordia e della fuga dei passeggeri

GROSSETO – «Durante una cena chiesi al comandante Schettino di passare meno lontani dalle usuali cinque miglia dal Giglio. E, il 6 gennaio, mi sembrava che fossimo più vicini del solito: ma Schettino, giunto dopo sul ponte, non fu entusiasta della distanza e disse al vice di prendere nota per il 13 gennaio 2012». Lo testimonia Antonello Tievoli in aula a Grosseto.

La cena in cui Tievoli, primo maitre dei ristoranti della Costa Concordia, chiese a Schettino di passare più vicino al Giglio è del 2 o 3 gennaio 2012. «La sera del 6 gennaio -prosegue il teste- si era sul ponte di comando, e ci fu un primo tentativo di accostata al Giglio. Mi sembrava che fossimo più vicini del solito Poi arrivò Schettino, non fu entusiasta della distanza, pensava che non fosse abbastanza ravvicinata. A me sembrava già abbastanza rispetto alla consuetudine, e lo ringraziai. Schettino disse a Ambrosio di prendere nota e stabilire una rotta per la settimana dopo».

E così avvenne. Il 13 gennaio 2012, giorno del naufragio, prima di partire da Civitavecchia, «Schettino –ricorda Tievoli- mi contattò per fissare un tavolo al ristorante, ricordandomi che c’era da fare il passaggio al Giglio». Tievoli avvisò i familiari, tra cui la madre, del passaggio ravvicinato della Concordia al Giglio, dove risiede il maitre e la sua famiglia.

«Vedemmo la poppa sobbalzare sugli scogli. Non ho avvertito nessuna vibrazione della nave, ma iniziarono a suonare gli allarmi –ha ricordato Tievoli- Era una notte buia e senza luna, non si vedeva nulla. Con i colleghi Onorato e Giampedroni ci eravamo spostati sull’aletta di sinistra in prossimità del passaggio per vedere l’isola». Dopo il naufragio, una volta sulla terraferma, Schettino disse a Tievoli: «Ma chi ce l’ha fatto fa…».

«Tra poco passerà vicina vicina la Concordia di Costa Crociere, c’è mio fratello». Lo scrisse sulla sua pagina Facebook la sorella del restaurant manager Antonello Tievoli, Patrizia, alle 21.08 del 13 gennaio 2012. Alle 21.45 ci fu l’impatto contro gli scogli. La frase è stata fatta leggere dal pm Maria Navarro ad Antonello Tievoli, mostrando un video della pagina web, durante la testimonianza al processo di Grosseto sul naufragio.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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