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La Camusso conferma lo sciopero contro la legge di stabilità

Legge di stabilità, Camusso: «Lo sciopero è proclamato e lo facciamo»

La Camusso conferma lo sciopero contro la legge di stabilità
La Camusso conferma lo sciopero contro la legge di stabilità

MONTEVARCHI (AR) – «Lo sciopero è proclamato e lo facciamo, ora lo stiamo organizzando. Al momento non mi pare che nulla si muova nella direzione giusta». Lo ha confermato il segretario della Cgil Susanna Camusso a margine a margine di un incontro con gli studenti di un liceo di Montevarchi.

«Non capisco perché si parli della possibilità di revocare lo sciopero. In alcune regioni le date sarebbero già state individuate, si parlerebbe del 13 novembre per la Toscana mentre -ha spiegato Susanna Camusso- nel Lazio si sta discutendo fra l’8 e il 10». Il segretario della Cgil ha ricordato che i sindacati hanno chiesto una significativa riduzione della pressione fiscale sui lavoratori dipendenti e un’operazione di equità fiscale, spostando la tassazione sulla rendita oltre a un cambiamento nella logica della spending rewiev: anziché sui lavoratori sui costi impropri della pubblica amministrazione.

Capitolo-casa. «Abbiamo detto fin dall’inizio che volevamo vedere i conti alla fine e continuiamo a dirlo» ha detto il segretario della Cgil riferendosi alle notizie secondo cui si starebbero valutando modifiche alla tassazione sulla casa.

Legge di stabilità con poche risorse per il lavoro. «C’è una sproporzione insopportabile tra le risorse dedicate ad altro e quelle sul lavoro, quindi le risorse sono insufficienti. Se si voleva ragionare su una distribuzione, bisognava indicare nella legge di stabilità quali erano le cifre e le distribuzioni -ha detto la Camusso- Le cifre stanziate sono insufficienti e poi bisogna aumentare la platea perché la modalità con cui l’ha indicata la legge di stabilità, che sono le detrazioni per il lavoro dipendente, rispondono ad una parte dei problemi perché c’è un tema che riguarda le detrazioni dei pensionati e c’è un tema che riguarda gli incapienti».

Il mondo del lavoro che respinge i giovani. «Il messaggio vero ed onesto che il Paese dovrebbe dare ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze è questo: senza di voi l’Italia non ce la farà. Un Paese responsabile insieme a questo messaggio dice anche: è proprio per questo che vi apriamo le porte dell’istruzione, del lavoro e dei diritti che spettano a tutto i cittadini» ha affermato Susanna Camusso.

Renzi prossimo segretario del Pd. «Lo decideranno gli iscritti del Pd –ha detto- E’ un congresso del partito che legittimamente si svolge e che deciderà».

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