Fiorentina bella ma beffata: vince il Napoli 1-2
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FIRENZE. La Fiorentina perde anche l’imbattibilità interna al Franchi e si allontana dalla zona Champions, ora distante sette punti. Il Napoli che viola (2-1 maturato tutto in uno splendido primo tempo) è squadra tignosa, che darà del filo da torcere a tutti fino alla fine.
Magari poco spettacolare, ma assolutamente letale in contopiede anche in serate in cui non pare al top come quella odierna. I viola pagano invece un po’ d’imprecisione sotto porta e l’assenza in difesa del leader Gonzalo Rodriguez: Compper e Savic non demeritano ma si fanno entrambi soprendere nelle occasioni decisive.
Chiaro che sul risultato finale pesa comunque anche la decisione del direttore di gara Calvarese che dopo aver concesso un penalty ai viola nel primo tempo, ne nega almeno due alla squadra di Montella ammonendo in entrambi i casi Cuadrado per simulazione: episodi che mandano su tutte le furie un’intera città.
Anche perché, almeno nel secondo caso, il rigore è apparso netto e i fischi che hanno accompagnato l’arbitro negli spogliatoi sono sacrosanti: si tratta dell’ennesimo torto arbitrale dell’ultimo periodo contro la società viola, quasi come davvero il sistema si stesse accanendo.
E dire che all’inizio pareva una festa: non c’è il colpo d’occhio della gara con la Juve, ma il Franchi (quasi 35 mila spettatori) si veste a festa anche per il Napoli. E quando c’è questo pubblico, in campo si sente. C’è però anche il risvolto della medaglia perché dalla Fiesole partono cori in favore… del Vesuvio e contro Behrami («sei uno zingaro»). Occhio dunque pure alle decisioni del giudice sportivo.
Ma con il trascorrere del tempo la gente inizia a godersi la partita. E la Fiorentina che ruba l’occhio con la sua manovra ariosa e fatta di molti tocchi un po’ c0me lo scorso anno. Il Napoli però è cinico e spietato e al primo affondo passa. Pandev – preferito a sorpresa ad Hamsik – suggerisce per Higuain che si traveste da assist man, con Callejon bravissimo ad indovinare il diagonale al volo che manda sotto i viola dopo appena 10 minuti.
I viola continuano a fare molto possesso ma le occasioni latitano: quando Rossi (18′) prova la zampata su assist aereo intelligente di Compper sugli sviluppi di un angolo l’arbitro Calvarese lo pesca in azione irregolare. Gli azzurri non si vergognano di difendersi anche in 11 ricorrendo spesso al fallo tattico: Pandev rimedia così la prima ammonizione.
Calvarese però si erge a protagonista assoluto al 27′ indovinando una spinta di Maggio (poi anche ammonito per proteste) a Savic in piena area sugli sviluppi di una punizione di Borha Valero. Glaciale, dal dischetto, Giuseppe Rossi va a realizzare l’1-1 che gli vale anche il nono centro stagionale con una rincorsa alla Balotelli.
E’ la sveglia per la squadra di Montella che neppure dopo un giro d’orologio rischia subito di raddoppiare grazie a uno splendido assolo di Cuadrado, la cui rasoiata dai 20 metri è fermata solo dal palo con Reina battuto. Il colombiano, ancora in stato di grazia come a Verona, si scambia spesso posizione con Joaquin, mandando in confusione i difensori partenopei sulle fasce.
Ma quando meno te lo aspetti, il Napoli passa ancora. Stavolta è il giovane belga Mertens a fare a fette la difesa viola, superando poi Neto con un sinistro chirurgico. E’ il 37‘: neppure 60 secondi e Borha Valero ha subito la palla del 2-2 ma si fa ipnotizzare dall’uscita alla disperata di Reina nell’ultima occasione di un primo tempo bellissimo, forse qualitativamente superiore anche alla storica ripresa contro la Juve di 10 giorni fa.
I primi brividi della ripresa sono per un contatto Roncaglia-Mertens, ma stavolta l’arbitro sorvola, salvo poi ammonire poco dopo Cuadrado per simulazione. Il colombiano resta comunque il giocatore più pericoloso di una viola un po’ spenta, forse anche stanca per i tanti impegni ravvicinati.
Benitez invece al momento opportuno può giocarsi le carte Hamsik e Insigne, rimasti a riposo per la prima ora. L’ultimo ad arrendersi della Fiorentina è Giuseppe Rossi che prima cerca il rigore e poi prova il diagonale da posizione decentrata «spaventando» Reina, bravissimo invece al 28′ ad allungarsi come una molla sul tiro a giro dell’ex Villareal.
L’episodio che riaccende il finale è l’espulsione (doppia ammonizione) dell’ex Maggio al 34′. Poi l’arbitro Calvarese al 90′ non vede il fallo netto su Cuadrado in area (la ripresa tv non lascia dubbi) e decide per il secondo cartellino giallo per simulazione. Esce Cuadrado e cala il sipario sulla partita che lascia furibondo tutto lo stadio e l’intera città.
