L’export è il traino dell’economia fiorentina

FIRENZE – L’export fiorentino rappresenta una grande opportunità per le imprese fiorentine, ma ancora non si traduce in aumento occupazionale. Prosegue anche per il secondo trimestre dell’anno la buona performance delle esportazioni per le imprese fiorentine: su base annua l’export aumenta del 13,8% con un valore di circa 583 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. L’export complessivo che parte da Firenze arriva a 4,8 miliardi di euro. Lo spiega il rapporto trimestrale di settore curato dall’Ufficio studi della Camera di Commercio di Firenze, secondo il quale il territorio provinciale continua a far meglio della Toscana (-1,9%) e dell’Italia (-0,4%).

Al contrario, si riducono ulteriormente gli acquisti di prodotti dall’estero dopo che nel precedente trimestre erano risultati comunque in fase di ristagno (da -0,2% a -2,7%): una dinamica che scaturisce dalla continua caduta della domanda interna che colpisce anche la Toscana (-9%) e più in generale l’Italia (-7%). L’avanzo commerciale generato risulta pari a circa 2,6 miliardi di euro, facendo registrare un netto miglioramento rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dell’anno precedente (1,9 miliardi di euro).

La dinamica ampiamente positiva delle esportazioni fiorentine tuttavia non è stata in grado di contrastare il declino della produzione nel secondo trimestre (-1,1%), anche se per le esportazioni c’è stato un consolidamento del sentiero positivo imboccato nel precedente trimestre con i settori di specializzazione che agiscono da motore trainante, a iniziare da meccanica, pelletteria e anche vini. La competitività è migliorata, dovuto all’effetto congiunto del deprezzamento dell’euro, che si è verificato negli ultimi anni e della contrazione della spesa per i salari, ottenuta anche a scapito dell’occupazione.