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Il territorio e le istituzioni di Pisa aiutano la vedova del ristoratore 68enne suicida per i debiti

Pisa, la vedova del ristoratore suicida per debiti non chiude il locale

Il territorio e le istituzioni di Pisa aiutano la vedova del ristoratore 68enne suicida per i debiti
Il territorio e le istituzioni di Pisa aiutano la vedova del ristoratore 68enne suicida per i debiti

PISA – I familiari e i vicini di casa non avevano percepito la gravità della condizione psicologica del ristoratore di Riparbella, Roberto Mollisi, che lo ha portato al gesto estremo. Fiaccato nell’animo si è tolto la vita. E quindi sorge una domanda: cosa sarebbe cambiato se quel disagio psicologico fosse stato segnalato a uno degli sportelli della rete di ascolto attivi nelle varie realtà territoriali, per essere poi veicolato al «Servizio di ascolto e sostegno» attivato dalla Prefettura di Pisa e dalla Camera di Commercio?

Il Prefetto Francesco Tagliente dopo aver incontrato la vedova del ristoratore, valutate le condizioni della famiglia colpita dalla tragedia, ha chiesto alla dottoressa Giuliana Grison, segretaria del Servizio di ascolto, di convocare in via straordinaria alcuni componenti del nucleo familiare ritenuti importanti per valutare la situazione patrimoniale e psicologica della signora Giovanna.

E così la vicenda del ristoratore e della sua famiglia, raccontata dalla signora Giovanna e dalla figlia che la accompagnava, è stata ascoltata dal Prefetto Tagliente, da Pietro Pietrini Direttore dell’Unità Operativa di Psicologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera Pisana, da Gian Gastone Gualtierotti Morelli dell’Ordine dei Commercialisti e degli esperti Contabili di Pisa, da Ilaria Sampugnaro dell’Inps, da Patrizia Muscarà dell’Agenzia delle Entrate, da Renato Biasi di Equitalia nonché dal vice presidente della Camera del Commercio Valter Tamburini, dalla segretaria del Servizio di Ascolto Giuliana Grison e dalla dottoressa Donatella Donadel della Provincia di Pisa.

I rappresentanti del «Servizio di ascolto e sostegno» hanno convinto la signora Giovanna a non chiudere l’attività commerciale e a tenere aperto il ristorante. Alla signora è stata data la possibilità di poter utilizzare le due autovetture sottoposte a fermo amministrativo da Equitalia, ritenute indispensabili per l’esercizio della sua attività e una pausa temporale per poter onorare i debiti.

Mentre i rappresentanti dell’Ordine dei Commercialisti e degli altri Enti interessati alla vicenda economica, unitamente agli Enti impositori titolari dei crediti, valutano se ci sono spazi per ridurre il disagio, il Prefetto Tagliente e il Prof. Pietrini fanno appello al sentimento di solidarietà per aiutare questa apprezzata cuoca nel primo periodo di riavvio dell’attività di ristorazione e invitano tutti coloro che si riconoscono sensibili alle tragedie ad andare a cena al suo ristorante a Riparbella, località Melatina, sulla strada che porta da Cecina a Volterra.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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